Spagna: i vescovi contro il terrorismo” “

L’approfondimento di un documento “sul terrorismo e sul contributo della Chiesa al suo sradicamento” per “l’urgente conseguimento della pace, dell’unità e della solidarietà di tutti, in tutta la Spagna”, è una delle priorità oggetto di discussione della 79ª assemblea plenaria dei vescovi spagnoli in corso in questi giorni a Madrid (fino al 22 novembre). Lo ha ricordato, nella prolusione iniziale, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, presidente della Conferenza episcopale spagnola, spiegando che il documento, già elaborato durante il Consiglio permanente dello scorso mese di giugno, consiste in uno “studio sul terrorismo, le sue cause, origini e conseguenze”. Il cardinale Rouco ha incentrato buona parte della sua prolusione sulla situazione attuale della missione evangelizzatrice in Spagna, ribadendo che la Chiesa “non ha cercato né cerca privilegi, bensì uno spazio di reale e positiva libertà per l’esercizio specifico della sua missione: di culto – celebrando i misteri della salvezza -, di insegnamento e di carità, rendendo visibile l’amore di Cristo – così come previsto dagli Accordi tra la Santa Sede e lo Stato spagnolo del 3 gennaio 1979 -, promuovendo la presenza attiva e impegnata dei cattolici nelle cause più nobili per una società giusta, prospera e solidale, attenta ai segni dei tempi e, in modo particolare, con il compito di svegliare le coscienze sulle necessità delle persone più svantaggiate”. Nell’imminenza della prossima visita di Giovanni Paolo II prevista per la primavera del 2003, il cardinale Rouco ha ricordato, a venti anni di distanza, i frutti del primo viaggio apostolico del Papa in Spagna nell’ottobre del 1982. “Siamo convinti – ha detto – che si trasformerà di nuovo in una provvidenziale opportunità di grazia del Signore per la Chiesa pellegrina in Spagna”. L’assemblea dei vescovi spagnoli è composta da tre cardinali, 12 arcivescovi, 49 vescovi residenziali, 14 ausiliari, 1 coadiutore e 37 emeriti.