allargamento

” “Le attese e i timori delle Chiese

” “” “A partire da questo numero SirEuropa” ” raccoglie le reazioni delle Chiese dei dieci paesi che aderiranno all’Unione Europea dal 1° maggio 2004″ “


In vista del Consiglio Europeo di Copenaghen che sancirà l’allargamento dell’Unione Europea da 15 a 25 Paesi, abbiamo raccolto i commenti delle Conferenze episcopali dei dieci nuovi membri, che pubblichiamo a partire da questo numero. Di seguito proponiamo una scheda sulle prossime tappe che porteranno alla firma ufficiale dei trattati e all’ingresso dei dieci Paesi nell’Unione.

Il vertice di Copenaghen. Salvo sorprese, il 12 e 13 dicembre prossimi a Copenaghen il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea sancirà formalmente la chiusura dei negoziati di adesione con dieci dei dodici Paesi attualmente candidati: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria. Ad oggi, nessuno dei dieci ha chiuso con l’UE tutti i trenta capitoli negoziali. I temi dell’agricoltura e delle previsioni finanziarie e di bilancio permangono infatti ancora aperti; le questioni relative alla concorrenza continuano a rappresentare un ostacolo per Polonia ed Ungheria; la Repubblica Ceca non ha ancora accettato i termini dell’accordo sul pacchetto trasporti; il capitolo istituzioni rimane sul tavolo per Lettonia, Repubblica Ceca ed Ungheria. I due rimanenti Paesi candidati, Bulgaria e Romania, hanno chiuso rispettivamente quindici e ventidue capitoli (la Romania avendo iniziato le trattative solo su ventisette dei trenta).

Le tappe successive. Concluso il Consiglio Europeo, la firma dei Trattati di adesione è prevista ad Atene il 16 aprile 2003. A tale data faranno seguito i referendum nazionali dei nuovi membri per l’approvazione del Trattato di adesione (l’Ungheria ha già fissato la data del 12 aprile 2003, mentre Repubblica Ceca e Slovacchia hanno proposto il mese di giugno 2003). Toccherà poi ai Parlamenti nazionali dei Quindici e al Parlamento Europeo ratificare le adesioni. Infine, il Consiglio affari generali del 18 novembre scorso ha concordato la data del 1° maggio 2004 come giorno ufficiale per l’adesione dei candidati, in tempo utile per partecipare alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo in calendario a giugno dello stesso anno.

I costi dell’allargamento. Ridimensionando le richieste dei candidati ma in conformità con le previsioni finanziarie, il Consiglio Europeo dello scorso ottobre a Bruxelles ha deciso di contenere le spese per l’allargamento (2004-2007) entro la soglia di 42,5 miliardi di euro, a fronte di un contributo dei dieci candidati di 15,5 miliardi di euro per lo stesso periodo. Il 13/11, la Commissione ha presentato un documento che conferma la volontà di procedere all’adesione di Bulgaria e Romania nel 2007 e che indica nella capacità amministrativa e giudiziaria per l’applicazione dell’ acquis comunitario e nelle riforme economiche le linee da seguire per questi due Paesi.

Il caso “Turchia”. Il nuovo governo di Ankara auspica che il Consiglio Europeo di Copenaghen fissi una data per l’inizio dei negoziati di adesione con la Turchia. La data di inizio dei negoziati viene considerata condizione necessaria per accettare le basi proposte dalle Nazioni Unite per la risoluzione della questione di Cipro. Al contrario l’Unione Europea, che auspica l’adesione di Cipro riunificata ma che è pronta ad accogliere anche solo la parte sud, non ritiene opportuno legare i due argomenti. Qualora a Copenaghen non si raggiungesse un accordo per l’inizio dei negoziati con la Turchia, spetterebbe alla presidenza greca (gennaio – giugno 2003) fissare una data.