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L’Unicef incoraggia anche in Europa ” “i "Consigli dei bambini"” “” “
“La situazione dei bambini nel mondo”, ultimo rapporto dell’UNICEF, si occupa anche della partecipazione dei bambini. Secondo il rapporto pubblicato l’11 dicembre 2002, questo scambio sociale, che presuppone la partecipazione, incoraggia i bambini ad assumere responsabilità sempre maggiori in qualità di cittadini attivi, tolleranti e democratici. Questo tema s’inserisce direttamente nel prolungamento della Sessione straordinaria che l’Assemblea generale ha dedicato ai bambini nel maggio 2002. Per la prima volta, tanti bambini sono intervenuti in qualità di membri ufficiali delle delegazioni, in rappresentanza dei governi e degli organismi non governativi. “Per il momento, sono gli adulti che hanno preso tutte le decisioni, ma è arrivato il momento di costruire il mondo insieme ai bambini. Noi vi ascolteremo, ve lo prometto” ha dichiarato il Segretario generale dell’ONU Kofi Annan. Nel rapporto, tuttavia, non c’è alcun cenno alle politiche Unicef circa la crescita demografica, in particolare nei Paesi del Terzo Mondo.
I bambini non ascoltati. I bambini subiscono una discriminazione per il solo fatto di essere bambini. Si pensa ancora, come sottolinea il rapporto, che la “sculacciata” sia uno dei mezzi essenziali per i genitori nell’educazione dei loro figli. Un sondaggio fatto dall’UNICEF in 35 paesi dell’Europa e dell’Asia centrale ha dimostrato che 6 bambini su 10 subiscono un comportamento violento o aggressivo nella loro famiglia. Le politiche pubbliche non prendono quasi radicata è al servizio degli interessi degli elettori, i bambini sono quasi sempre emarginati. “Il fatto che l’esperienza e la sensibilità dei bambini siano relativamente assenti da tutte le principali istanze legislative e decisionali ha causato la nascita di politiche che sfavoriscono i bambini. Questa situazione è ovvia nel settore della politica economica che, astenendosi dal prestare la minima attenzione attiva alla situazione dei bambini, ha provocato un aumento inaccettabile della povertà dei bambini nell’intera Unione europea” ha dichiarato l’ex-Presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine.
Consigli dei bambini. La Strategia nazionale in favore dei bambini è uno sforzo fatto dal governo irlandese per dare la parola ai giovani. Ogni città e contea d’Irlanda ha ricevuto, da marzo 2002, 2 500 euro per l’organizzazione di un consiglio dei bambini. Il Ministro per i bambini, Mary Hanafin, ha dichiarato: “Ci siamo espressamente impegnati affinché le idee e i punti di vista espressi in ogni consiglio siano presi in considerazione dalla politica ufficiale”.
Delle città che “ascoltano” i bambini. Il progetto della città amica dei bambini sembra sempre di più un’idea del nostro tempo. In questo settore, alcuni adulti provano ad organizzare spazi urbani per la partecipazione dei bambini. In Italia, 200 città si sono associate nel 2001 al progetto. Le riunioni annuali danno la possibilità di scambiare idee nuove, e alcuni premi sono rilasciati alle città che hanno ottenuto i migliori risultati in diverse categorie,l’urbanistica mirata ai bambini per esempio.
Foto e realtà. Tra alcuni progetti iniziati un po’ dappertutto nel mondo, i bambini e i giovani si esprimono tramite la fotografia. Più di 500 bambini e giovani di 45 paesi hanno, per esempio, fotografato scene del loro quotidiano per “Immagina le tue foto mi apriranno gli occhi”, un progetto per la gioventù organizzato dall’Agenzia tedesca per la cooperazione tecnica (GTZ) insieme a Philipp Abresch, giornalista di Berlino. “Immagina” permette ugualmente ai bambini di dialogare sulle foto e sui temi che queste evocano tramite siti Internet, un catalogo, delle cartoline e una mostra in linea.