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Le scuole di catechismo, un’antica e originale "missione popolare"” “
Un presepe in ogni famiglia. Una processione natalizia in ogni parrocchia di Malta e Gozo nei giorni immediatamente precedenti il Natale: “i ragazzi e le ragazze accompagnano cantando il Bambino Gesù fino alla propria chiesa parrocchiale con fiaccole e stendardi in un’atmosfera particolarmente suggestiva, al tempo stesso di festa e preghiera”. I balconi delle case prospicienti le strade lungo le quali si snoda la fiaccolata sono addobbati con luci e decorazioni natalizie. “Al termine della processione viene consegnato a tutti i ragazzi un piccolo presepio, in modo che in nessuna famiglia manchi questo simbolo così importante”. A raccontarlo a SirEuropa è mons. Lorenzo Gatt, assistente ecclesiastico della Società per la dottrina cristiana, detta comunemente Museum, acronimo per “Magister, utinam sequantur evangelium universus mundus” (“O Maestro, che tutto il mondo segua il vangelo”), fondata a Malta nel 1907 da don Giorgio Preca, proclamato beato il 9 maggio 2001. Fu proprio don Preca, prosegue mons. Gatt, “a volere nel 1921 che la sua Società organizzasse ogni anno, alla vigilia del Natale, questa manifestazione in ogni parrocchia dell’isola”.
Precursore del Concilio. Nato nel 1880 e morto nel 1962, alla vigilia dell’apertura del Concilio, don Preca è “un pioniere dell’apostolato del laicato” perché cinquant’anni prima dello storico evento intuisce con lucidità e chiarezza “l’importanza del contributo dei laici alla missione evangelizzatrice della Chiesa”, spiega mons. Gatt. Convinto che “l’insegnamento del catechismo, fino ad allora affidato esclusivamente ai sacerdoti, poteva essere deputato anche a laici adeguatamente preparati”, il beato decide di adottare per questa missione un “metodo popolare”. Nel 1907, ad un anno dall’ordinazione sacerdotale, don Preca, chiamato confidenzialmente “dun Gorg” raccoglie intorno a sé un gruppo di ventenni nei quali riesce ad infondere lo zelo per l’evangelizzazione dei propri connazionali: germoglio della futura Società della dottrina cristiana che muove i primi passi tra sospetti e incomprensioni, anche da parte della Curia. Ed è, paradossalmente, lo stesso fondatore ad alimentarli con la singolarità di un apostolato svolto anche nelle bettole e nei numerosi cantieri navali dell’isola.
La Società della dottrina cristiana. Sono oggi circa un migliaio, 550 uomini e 420 donne, i membri della Società della dottrina cristiana che, “pur vivendo con le proprie famiglie e svolgendo normali attività lavorative è ancora mons. Gatt a parlare -, scelgono il celibato e si dedicano all’insegnamento nelle scuole di catechismo di Malta e Gozo, nonché all’estero. Nell’arcipelago maltese la Società è presente in ogni parrocchia, con un centro per gli uomini e uno per le donne (120 in tutto), e dirige inoltre una scuola secondaria”. Nel 1952 è stata fondata la prima casa in Australia, dove attualmente se ne contano dodici tra Melbourne, Sidney e diverse località della Tasmania. Da quindici anni Museum si è insediato a Londra; negli anni’80 ha inaugurato la propria attività in Kenya e in Sudan dove, nella diocesi di El-Obeid gestisce la Scuola Comboni. La mancanza di testi di catechismo in maltese spinse don Preca ad incoraggiare la traduzione in lingua locale della Bibbia e a comporre un centinaio di pubblicazioni per diffondere la conoscenza e la devozione al mistero dell’Incarnazione. Oggi la Casa madre a Blata l-Bajda (Malta) dispone di una propria tipografia e pubblica diversi testi religiosi. La Preca Library, la principale libreria cattolica dell’isola, in collaborazione con alcune case editrici straniere ha di recente pubblicato una Bibbia illustrata per ragazzi. Sempre viva e ricca di frutti l’attenzione verso i giovani: “Nei Seminari e negli studentati religiosi constata mons. Gatt più della metà delle nuove vocazioni proviene dalle file della Società nel cui ramo maschile vi sono circa 250 giovani tra i 18 e i 34 anni”.
Giovanna Pasqualin Traversa