L’Europa nel messaggio del Papa per la Giornata della pace” “

“Solo due anni prima della Pacem in terris, nel 1961, il “muro di Berlino” veniva eretto per dividere e mettere l’una contro l’altra non soltanto due parti di quella città, ma anche due modi di comprendere e di costruire la città terrena. Da una parte e dall’altra del muro la vita assunse uno stile differente, ispirato a regole tra loro spesso contrapposte, in un clima diffuso di sospetto e di diffidenza. Tanto come visione del mondo quanto come concreta impostazione della vita, quel muro attraversò l’umanità nel suo insieme e penetrò nel cuore e nella mente delle persone, creando divisioni che sembravano destinate a durare per sempre” (n.2).

“Davanti alla crescente consapevolezza dei diritti umani che andava emergendo a livello sia nazionale che internazionale, Giovanni XXIII intuì la forza insita nel fenomeno ed il suo straordinario potere di cambiare la storia. Quel che avvenne pochi anni dopo soprattutto nell’Europa centrale ed orientale ne offrì la singolare conferma. La strada verso la pace, insegnava il Papa nell’Enciclica, doveva passare attraverso la difesa e la promozione dei diritti umani fondamentali” (n.4).
(Da “Pacem in terris: un impegno permanente”, messaggio di Giovanni Paolo II per la 36ª Giornata mondiale della pace” – 1° gennaio 2003).