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Riflessioni, impegni, incontri e progetti di otto Chiese europee” “
Le Chiese di fronte al processo di riunificazione dell’Europa, la rievangelizzazione del continente, le sessioni autunnali delle assemblee dei vescovi, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, la presenza ecclesiale nei media: questi alcuni dei temi che hanno maggiormente impegnato negli ultimi mesi le conferenze episcopali europee. Presentiamo una sintesi degli avvenimenti più significativi che hanno contrassegnato la vita delle diverse Chiese.
Albania. Si è svolto a ottobre a Scutari il IV Forum tra Conferenza episcopale italiana e Conferenza episcopale albanese su “La comunione tra le due Chiese sorelle in questi 10 anni della costruzione della Chiesa albanese”. Al centro dell’incontro, un bilancio delle opere realizzate e delle missioni sul territorio, oltre alle prospettive di collaborazione e comunione per il futuro.
Austria. Sono stati resi noti nelle scorse settimane i dati del censimento sulla popolazione effettuato nel 2001. Per quanto riguarda l’appartenenza confessionale, sui circa otto milioni di abitanti, cinque milioni e 920mila (il 74% contro il 78% del 1991) si dichiarano cattolici. Un milione di persone non professa alcun credo religioso (il 12% contro l’8,6% della precedente rilevazione); il 4,7% è costituito da appartenenti alla Chiesa evangelica e, infine, sono 180mila i membri delle Chiese ortodosse, per la prima volta inserite nel censimento.
Bielorussia. L’arcivescovo Ivan Jurkowicz, nunzio apostolico in Bielorussia, ha proclamato il 18 ottobre “Giornata del Vaticano” e lo stesso giorno ha avuto luogo a Minsk, alla presenza del card. Kazimierz Swiatek, presidente della Conferenza episcopale bielorussa, una celebrazione per presentare l’opera di Giovanni Paolo II a favore della Chiesa e del mondo.
Bosnia Erzegovina. L’arcivescovo di Sarajevo, card. Vinko Puljic, ha ricevuto il riconoscimento internazionale per la pace “Perdonanza celestinana”; premio destinato dal presule alla ristrutturazione del centro scolastico cattolico in Travnik, chiuso sotto il regime comunista. Il 2 e il 3 ottobre si è tenuto a Sarajevo l’incontro tra i presidenti e i segretari generali delle conferenze episcopali dell’Europa centrale in preparazione al “Mitteleuropäisch Katholikentag” (Giornata dei cattolici dell’Europa centrale) che si aprirà il 31 maggio 2003.
Bulgaria. In ottobre si è svolta nel Paese la visita del presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, card. Walter Kasper che, oltre ad avere incontrato i metropoliti ortodossi e il patriarca Maxim, ha ricevuto la laurea honoris causa in teologia all’Università ortodossa “S.Kliment Ohridski” di Sofia. Tema della dissertazione di Kasper: “Chiesa come comunione”. Il porporato ha offerto alle autorità della Chiesa ortodossa la Charta Oecumenica tradotta in lingua bulgara.
Croazia. Sulla base dell’accordo tra la Santa Sede e la repubblica di Croazia sulle questioni giuridiche, il Governo e la Conferenza episcopale hanno stipulato il Protocollo sulla registrazione delle persone giuridiche della Chiesa cattolica nazionale e l’accordo sulla cura pastorale dei fedeli cattolici detenuti nelle carceri e negli istituiti di rieducazione per minorenni.
Romania. Diversi i temi affrontati dai vescovi romeni durante la sessione autunnale della loro assemblea tenutasi a Bucarest. Tra gli altri, la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae e la collaborazione tra le diocesi nell’ambito della comunicazione, in particolare Internet.
Slovacchia. I vescovi slovacchi hanno presentato la “Lettera pastorale sull’integrazione europea”, uno studio che, esaminando vantaggi e rischi del processo in corso, intende offrire risposte agli interrogativi che esso pone ed esprime al riguardo la voce della Chiesa.