Si è svolto a Mosca il 7° “Concilio mondiale del popolo russo” che ha riunito nei giorni 16 e 17 dicembre le più alte autorità dello Stato, professori, imprenditori e rappresentanti della Chiesa ortodossa russa e delle “religioni tradizionali” (erano presenti il mufti Talgat Tajuddin, in rappresentanza dei musulmani e il capo dei rabbini di Russia, A. Shayevich, per gli ebrei). Al centro delle discussioni, le sfide della globalizzazione, i processi di trasformazione politica del Paese e il rapporto tra economia ed etica. In un messaggio augurale, il Patriarca Alessio II ha esortato i presenti a superare la “profonda crisi morale” in cui è caduto il Paese e a orientare “l’economia nazionale al bene di tutti i cittadini del nostro Paese”, soprattutto verso “chi non è in grado di guadagnare il pane quotidiano”.