Testimonianze

Profezia nella fedeltà

Ordo Virginum: 450 consacrate (150 candidate) in 108 diocesi

Si conclude domani (18 agosto) nel santuario della Santa Casa di Loreto (An), l’incontro nazionale dell’Ordo Virginum delle diocesi che sono in Italia. “Ordo Virginum. La profezia della fedeltà” il tema dell’appuntamento, che ha portato a Loreto 200 consacrate da tutta Italia. “A quarant’anni dalla revisione del Rito della ‘Consecratio Virginum’, l’incontro attuale vuole essere un momento di particolare riflessione, approfondimento e celebrazione di quell”amore e fedeltà’ che precede il dono della chiamata. Fedeli, e per questo profetiche, le Vergini vogliono esserlo nel rapporto sponsale con Cristo, nel servizio di una Chiesa serva del Regno, fedeli agli apostoli e con gli apostoli”. Lo ha scritto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, in un messaggio per l’incontro.

Affidate a Maria. “La Vergine di Loreto ha custodito nell’intimo del suo cuore la Parola diventata carne, ha giocato la sua vita in piena fedeltà al progetto di Dio: affido a lei – ha aggiunto mons. Crociata – ogni momento della vostra vita, del vostro operare, della vostra offerta, affinché da questo incontro nazionale, possa scaturire più luminosa e certa ‘la profezia della fedeltà’. Come ha detto il Santo Padre nel messaggio per la recente Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, essa parla attraverso la ‘testimonianza personale, fatta di scelte esistenziali e concrete – e per questo – incoraggerà i giovani a prendere decisioni impegnative, a loro volta, che investono il proprio futuro'”.

Dal I secolo. “Approfondire l’identità e la missione della vergine consacrata facendo emergere il valore dell’Ordo Virginum, segno profetico e dono nella Chiesa e per la Chiesa, nel quarantesimo anniversario di promulgazione del Rito”. Questo il primo obiettivo dell’incontro nazionale, come spiega Cecilia Caiazza, una delle quattro consacrate che è stata eletta nel gruppo di collegamento dell’Ordo Virginum. Il gruppo si preoccupa di creare una rete tra le consacrate di tutte le diocesi italiane, oltre a organizzare l’incontro nazionale. “Quest’anno – chiarisce Caiazza – ricorre il quarantesimo della revisione del Rito presente nel Pontificale romano: il 31 maggio 1970 Paolo VI chiese questa revisione del Rito, mentre nel 1980 c’è stata la traduzione in italiano e già da subito iniziarono le consacrazioni in alcune diocesi. Oggi ci sono circa 450 consacrate in tutta Italia, presenti in 108 diocesi. Ci sono poi circa 150 giovani in cammino di formazione”. La Vergine consacrata fa diretto riferimento al vescovo della diocesi. “Non c’è una gerarchia tra di noi, siamo delle sorelle alla pari che hanno come riferimento il vescovo”, precisa. L’origine dell’Ordo Virginum risale alla Chiesa nascente del primo secolo.

Profezia e fedeltà. “L’incontro nazionale – afferma la consacrata – è sempre un’occasione privilegiata per metterci in ascolto di Dio, di cosa dice lo Spirito alla Chiesa oggi. Da questo incontro di Loreto riceviamo innanzitutto una ‘carica’ perché è un incontro tra sorelle, un’esperienza forte spirituale, un confronto su temi di interesse comune, un momento di condivisione. Poi, tutta questa ricchezza la portiamo nella vita e nella diocesi, dove viviamo in comunione con il vescovo e il popolo di Dio”. Oltre ai momenti di preghiera, durante l’appuntamento, prosegue Caiazza, “stiamo riflettendo su alcune tematiche a noi care, a partire dagli spunti offerti dal convegno ecclesiale di Verona e dal ricordo del 40° anniversario di promulgazione del Rito: innanzitutto, sulla profezia della nostra vocazione, cioè la fedeltà di queste donne attraverso le quali sin dal primo secolo si attua un dialogo tra lo Sposo, il Signore Gesù, e la sua Sposa, la Chiesa”. All’incontro (il 17 agosto) è intervenuto anche mons. Francesco Lambiasi, in qualità di presidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata. Le relazioni sono state affidate alla teologa Serena Noceti e al canossiano padre Amedeo Cencini. “In questo incontro – racconta la consacrata – abbiamo avuto la grazia lunedì 16 agosto di avere i vescovi delle Marche in una tavola rotonda sul tema ‘Sarai una magnifica corona nelle mie mani… Fedeli agli apostoli e con gli apostoli’. È stato un bel momento di condivisione e di comunione tra vescovi e consacrate: in ascolto dei pastori per far emergere una positiva e costruttiva visione dell’Ordo Virginum attraverso le molteplici e diverse esperienze, per approfondire sempre più l’identità evidenziata dal Rito, che mette in risalto le due caratteristiche di sponsalità e diocesanità”.

Segni dei tempi. Come si traduce la profezia della fedeltà nei nostri tempi difficili? “Si traduce – risponde Caiazza – rimanendo fedeli alla propria chiamata, al Battesimo e in particolare a questo speciale dono per la Chiesa. Il nostro è un richiamo a una maggiore autenticità, a un maggior impegno perché nulla è scontato. Proprio nel mondo d’oggi in cui regna la confusione, l’individualismo, proclamare con la propria vita il Vangelo credo che sia un messaggio efficace. In attento ascolto dei ‘segni dei tempi’ e di ciò che lo Spirito dice oggi alla Chiesa, vogliamo individuare linee comuni di futuro, nuove prospettive per meglio essere segno tangibile della carità, della solidarietà, della fraternità, nel mondo accanto ad ogni uomo e ad ogni donna”.

a cura di Gigliola Alfaro