INGHILTERRA

Perché farsi suora?

Un documentario della Bbc su giovani donne e vita religiosa

Dopo il successo di “The monastery”, “The Convent” e “The big silence”, tutti programmi dedicati alla vita nei conventi, la Bbc ha mandato in onda, il 25 ottobre sul suo primo canale, “Young Nuns”, un documentario dove due giovani donne stanno considerando di diventare suore. Clara, 23 anni, si è appena laureata, ma sta pensando di entrare nel convento benedettino di santa Cecilia a Ryde, sull’isola di Wight. Catherine, 25 anni, laureata in lingue, considera la sua vocazione con le suore domenicane di Saint Joseph nella New Forest. Per la prima volta si può’ vedere che cosa convince una persona a scegliere la vita religiosa e come reagisce la famiglia. Abbiamo chiesto a suor Cathy Jones, dell’Ufficio nazionale delle Vocazioni e alla regista e produttrice del programma della Bbc, Vicky Mitchell, di spiegare a SIR Europa le origini del documentario.Come mai ha deciso di affrontare questo argomento?“Quando ero all’università vivevo di fronte a un convento cattolico e vedevo le suore uscire e entrare e mi sono sempre chiesta che cosa portasse donne della mia generazione a una scelta così’ radicale e difficile. Dieci anni dopo, diventata produttrice televisiva, ho deciso di dedicare le mie ore libere e i fine settimana a rispondere a quella domanda. Ho partecipato ai ritiri, organizzati dall’associazione ‘Youth 2000’ e dall’Ufficio nazionale per le vocazioni e ho vissuto insieme ad alcune comunità religiose. Un lavoro che è durato circa otto mesi. Poi ho proposto l’idea alla Bbc che ha accettato”.Come mai ha impiegato così tanto tempo soltanto per fare una ricerca sul programma prima di proporre l’idea alla Bbc e cominciare a filmare e c’era anche un interesse personale?“Ero affascinata dall’argomento del quale sapevo pochissimo. Penso anche che, trattandosi del momento in cui stavano scegliendo la loro vocazione, ovvero un periodo molto delicato della vita di queste giovani donne, era importante non avvicinarle con l’ansia di voler produrre un programma. Le suore che ho incontrato hanno sempre pensato che, segretamente, fossi interessata io stessa alla vita religiosa. Devo dire che, se è vero, sicuramente non è avvenuto in modo consapevole. Però, dentro di me, le cose sono cambiate, dopo aver vissuto queste esperienze religiose. Dove questo mi porterà’ ancora non lo so”.Suor Cathy Jones, che cosa pensa del programma “Young nuns”?“È un ottimo programma che potrebbe attrarre alla vita religiosa nuovi giovani perché esplora proprio il modo in cui queste giovani donne decidono di diventare suore”.Nel programma le aspiranti suore sono giovanissime. Nel 2010, in Inghilterra e Galles, su 20 donne che si preparavano a diventare suore, 14 avevano tra i venti e i trent’anni. Secondo l’Ufficio nazionale per le vocazioni negli ultimi 5 anni il numero di donne con meno di quarant’anni che si preparano a entrare un ordine è salito, dal 42% del 2006, al 70% del 2010. È vero che le vocazioni alla vita religiosa riguardano persone sempre più’ giovani?“Sì esiste questo trend negli ultimi due anni. Al festival “Invocation”, che attrae più di un centinaio di giovani che stanno considerando la vita religiosa metà delle donne presenti avevano tra i sedici e i vent’anni. Una cosa non immaginabile soltanto cinque anni fa quando le persone che consideravano di diventare sacerdoti o suore erano sulla cinquantina”.Perché le vocazioni riguardano persone appena ventenni?“Penso che ci siano più opportunità di discernimento per capire se Dio li chiama davvero. Il programma ‘Compass’ avviato da Worth Abbey, nel sud di Inghilterra, sta avendo successo anche nel resto del Paese. È piuttosto impegnativo. Occorre dedicarvi un weekend al mese e poi tutta la settimana santa. Ci sono anche altri gruppi dove ci si incontra una volta al mese e si ha direzione spirituale, sempre una volta al mese. I giovani trovano il sostegno del gruppo dei pari che in queste occasioni è molto importante. Penso anche che la visita del Papa e la beatificazione di John Henry Newman abbiano contribuito a suscitare in molti la domanda di che cosa Dio vuole da loro”.Come spiega l’interesse di una società così secolarizzata come quella britannica per questi programmi religiosi della Bbc che attraggono sempre una grande audience?“Penso che tutti cercano significato per la propria vita e felicità. ‘Young nuns’ farà vedere persone felici perché profondamente in pace con se stesse e con Dio e penso che questo sia quello che tutti cerchiamo. Purtroppo nella nostra società molti sono occupati a inseguire altri obbiettivi che considerano essenziali per essere felici e così perdono di vista quello che conta davvero. Credo però che moltissimi, anche in Inghilterra, si definiscono ancora cristiani e quindi esiste un interesse per la vita cristiana e per quello che fanno i religiosi”.