Corpus Domini
La processione aperta dal furgoncino con la targa Scv 1 del Vaticano. A bordo due diaconi in ginocchio, in adorazione. E poi il Papa che ha voluto seguire a piedi, a capo scoperto, concentrato e in preghiera, con un semplice piviale. Ha voluto camminare con il suo popolo, a passo spedito, consumando le sue vecchie scarpe nere
È scesa la sera su Roma. Una processione interrompe la vita frenetica della capitale. È il momento della preghiera, il momento di manifestare la fede nel Corpo e nel Sangue di Cristo. È l’immagine che si è presentata ieri sera, quando, terminata la messa per la solennità del Corpus Domini sul sagrato della basilica di San Giovanni Laterano, presieduta da Papa Francesco, è iniziata la processione eucaristica che da San Giovanni in Laterano, percorrendo via Merulana, è giunta nella basilica di Santa Maria Maggiore. Mentre ancora nel cuore riecheggiavano le tre parole che il Pontefice ha voluto consegnare, “sequela, comunione, condivisione”, lentamente si è avviata la processione, aperta dalla Croce astile. A seguire i ministranti con le candele, le confraternite e i sodalizi, le associazioni eucaristiche, le religiose, i sacerdoti, i vescovi. I cardinali, con i flambeaux in mano come gli altri, hanno affiancato il furgoncino, dove è stato posto il Santissimo. A bordo due diaconi in ginocchio, in adorazione. Il furgoncino ha la targa Scv 1 del Vaticano. Il Papa per sé non l’ha mai voluta, ma per il vero Signore della Chiesa sì. E, lui, il Santo Padre? Ha voluto seguire a piedi, a capo scoperto, il tragitto, subito dopo il furgoncino, accompagnato dai cerimonieri e due diaconi assistenti. Dietro di lui una folla immensa, quella folla che Gesù, “con il suo Corpo e il suo Sangue”, trasforma da “moltitudine” in “comunità”, passando dall'”anonimato” alla “comunione”, come ha ricordato il Pontefice nell’omelia della messa.
Mentre la processione avanzava, sono stati alternati brani evangelici, canti e preghiere. E anche il Papa è andato avanti, a passo spedito, tipico di chi è abituato a consumare le suole delle scarpe per stare in mezzo al suo popolo. E come non pensare a quelle sue scarpe nere, un po’ consumate, che all’inizio del Pontificato hanno fatto storcere il naso a qualcuno, perché non sostituite dalle classiche scarpe da Papa di pelle rossa?
E mentre il buio avanza, le tante lucine della moltitudine dei fedeli che non solo hanno partecipato alla processione, ma che hanno aspettato lungo le vie che passasse Gesù Sacramentato, illuminano la notte. Con il Papa, concentrato e in preghiera, con un semplice piviale, che ha voluto camminare con il suo popolo dietro al Signore, è facile pensare alle parole dette ai vescovi italiani, solo una settimana fa, per la Professio Fidei, nella basilica di San Pietro, al termine dell’Assemblea generale della Cei: di essere pastori, che devono saper camminare innanzi, in mezzo e dietro al gregge.
Una volta giunti davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, dove attendeva una grande folla, il Santo Padre ha benedetto gli astanti con il Santissimo. Poi ancora un saluto al quadro della Vergine. E così ha proiettato tutti all’appuntamento di questa sera, quando a piazza San Pietro offrirà la sua meditazione, dopo la recita del rosario, a conclusione del mese mariano.