CAMPANIA
Protocollo per la promozione a scuola di legalità e cittadinanza attiva
“Promozione dei percorsi inerenti l’educazione alla legalità, alla democrazia, alla cittadinanza responsabile, al contrasto della criminalità organizzata per il triennio 2013- 2015″. È il titolo del protocollo d’intesa siglato, in questo mese di luglio, dalla Regione Campania e dall’Ufficio scolastico regionale. Tra gli obiettivi, da realizzare in partenariato stabile tra istituzioni e realtà associative presenti sul territorio regionale, la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva presso le scuole di ogni ordine e grado; la diffusione dei principi della Costituzione della Repubblica italiana, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, della Dichiarazione dei diritti del fanciullo; la promozione e realizzazione di progetti pilota in aree ad alto rischio d’influenza criminale; la promozione e organizzazione di seminari, dibattiti, mostre, in un’ottica di azione integrata che valorizzi anche le tematiche dei diritti umani, delle libertà democratiche, della solidarietà.
Uno sguardo al futuro e uno al passato. “Il protocollo è un documento molto importante per il futuro, ma ha anche un valore ‘notarile’ di quello che già avviene in Campania, terra di grandi contraddizioni: da un lato, una regione con difficoltà sociali, economiche e la presenza della criminalità organizzata, dall’altro laboratorio di eccellenze per l’attività delle scuole a favore della legalità”. È l’opinione espressa da Geppino Fiorenza, referente di Libera per la Campania. “Infatti – ricorda Fiorenza -, già con la legge n. 39 del 1985, ‘Provvedimenti a favore delle scuole campane per contribuire allo sviluppo di una coscienza civile contro la criminalità organizzata’, era stato istituito il Centro di documentazione contro la camorra. Ma negli ultimi anni c’è stato purtroppo un impoverimento dei fondi destinati alla legge n. 39”. L’auspicio del referente campano di Libera è che “il protocollo valorizzi tutta l’esperienza maturata in questi anni e, anzi, la potenzi. Anche se tanto è stato fatto, ogni giorno ci sono nuove emergenze sociali che rendono necessarie nuove risposte”.
La scuola in strada. Fiorenza spera, inoltre, che l’intesa possa dare ulteriore slancio a “iniziative creative come il Marano Ragazzi Spot Festival, grazie al quale da quindici anni si producono spot di pubblicità progresso che vanno sulle reti Rai. Un Festival che, a mio avviso, in Campania non gode dell’attenzione che meriterebbe”. Tra i tanti aspetti qualificanti del protocollo, il referente campano di Libera ricorda “la promozione e la realizzazione di progetti pilota in aree ad alto rischio d’influenza criminale. In questo senso, sarebbe interessante recuperare anche l’esperienza dei maestri di strada. Infatti, nelle aree a rischio devi portare la scuola in strada”. Il protocollo, poi, può essere utile “anche per far sì che i progetti di educazione alla legalità nelle scuole possano usufruire dei fondi europei”.
Lavorare in rete. “Nella nostra Regione c’è molta attenzione all’educazione alla legalità”, sostiene don Francesco Riccio, incaricato regionale della Pastorale giovanile della Conferenza episcopale campana, ricordando anche le esperienze già avviate di collaborazione tra i Servizi diocesani di pastorale giovanile e le scuole. “Ritengo importante – prosegue il sacerdote – riuscire a lavorare in rete per portare avanti questi progetti. Ed è anche fondamentale iniziare percorsi di educazione alla legalità dai ragazzi più piccoli, per evitare che la cultura dell’illegalità, purtroppo tanto diffusa nelle nostre terre, possa essere dominante”. Allora, “ben venga il protocollo che promuove tra i ragazzi un’educazione al bene comune, alla cittadinanza attiva, ai valori contenuti nella nostra Costituzione”. Anche nelle attività promosse dalla Pastorale giovanile, aggiunge don Riccio, “inseriamo i contenuti di fede nei percorsi della vita: la legalità, l’ambiente, la cittadinanza”.a cura di Gigliola Alfaro(17 luglio 2013)