CHIESE IN BREVE

Polonia, Germania, Portogallo

Polonia /1: fondi parrocchiali per i libri di scuola
Il presidente della Conferenza episcopale polacca, arcivescovo di Przemysl mons. Jozef Michalik, con il nuovo anno scolastico ha lanciato l’invito a istituire dei fondi parrocchiali per aiutare le famiglie, specie quelle numerose, ad acquistare i manuali scolastici. All’istituzione di tali fondi, ha spiegato il vescovo, dovrebbero contribuire anche i sacerdoti diocesani con parte del loro salario. “Penso che questo sia un nostro dovere che scaturisce dalla missione sacerdotale”, ha affermato Michalik, aggiungendo che “i libri scolastici, necessari con il nuovo programma di studi, costituiscono per le famiglie una spesa considerevole”. Il presule ha ricordato che i nuovi testi dovrebbero essere “tenuti in modo tale da poter essere usati anche in futuro”. Michalik ha osservato che oggi le madri lavoratrici non hanno sempre possibilità di occuparsi dei loro figli in maniera costante e quindi “spesso il catechista o gli insegnanti devono sopperire alla mancata educazione dei bambini in famiglia”. In Polonia, dove l’obbligo formativo è di 12 anni, nel 2013-2014 hanno iniziato le lezioni 4 milioni e mezzo di scolari. Le scuole cattoliche sono 520, con un numero di iscritti in crescita.

Polonia/2: il settimanale “Gosc” compie 90 anni
Il primo numero del settimanale cattolico “Gosc Niedzielny” (L’ospite della domenica) risale al settembre 1923. Celebrando i suoi 90 anni con oltre 134 mila copie vendute lo scorso luglio, la testata da alcuni anni è al primo posto fra i settimanali d’opinione polacchi. Oggi “Gosc” conta 100 pagine con l’inserto Tv e, inoltre, 19 supplementi diocesani. Impiega, su tutto il territorio nazionale, 130 giornalisti e collaboratori. Nel numero speciale pubblicato per l’anniversario, Piotr Legutko sottolinea che il settimanale è stato sempre finanziato dai suoi lettori e non con la vendita di spazi pubblicitari. “Gosc è la prova che se si tratta il lettore con rispetto si può essere ricambiati”, afferma Legutko, che aggiunge: “La crisi della carta stampata non è conseguenza della rivoluzione tecnologica e nemmeno del fatto che la gente non vuole più leggere, ma semplicemente del prodotto di pessima qualità che viene oggi offerto ai lettori”. Il direttore della testata, padre Marek Gancarczyk, afferma: “Il settimanale avrebbe dovuto cessare di esistere da tempo: durante l’occupazione nazista della Polonia, nel periodo difficile del regime comunista e poi a causa della concorrenza delle potenze mediatiche”; ma la storia sta dando ragione al giornale cattolico.

Germania: nasce l'”Enciclopedia del dialogo”
È stato presentato nei giorni scorsi a Monaco il primo lexicon dei termini islamici e cristiani, intitolato “Enciclopedia del dialogo”. Per la prima volta studiosi cristiani e islamici hanno scritto un libro di riferimento comune per le loro religioni. L'”Enciclopedia del dialogo” è stata presentata dopo sette anni di lavoro ed è stata pubblicata in tedesco e turco; la maggior parte degli autori sono studiosi della Ankara University e della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. Il lexicon contiene più di 600 parole-chiave, come “Ultima cena”, “Imam”, “insegnamento”, “sura” o “ira di Dio”. Per i termini particolarmente significativi per entrambe le religioni, come per esempio “Giudizio universale”, esiste una spiegazione sia musulmana sia cristiana. Sono inoltre inclusi articoli di approfondimento su argomenti che danneggiano i rapporti tra le due religioni come le crociate e la jihad. Le 850 pagine si propongono di superare le barriere linguistiche e altri ostacoli di comprensione tra cristiani e musulmani. Il progetto è stato finanziato dall’Unione europea e dal ministero tedesco degli Interni. È in preparazione la versione inglese.

Portogallo: comunicare in un ambiente digitale
Il direttore del Segretariato nazionale delle Comunicazioni sociali della Chiesa portoghese ha presentato le prossime Giornate della comunicazione, che si svolgeranno a Fatima nei giorni 3 e 4 di ottobre, invitando tutti i professionisti del settore, cattolici e non, a “riflettere sulle opportunità offerte dal mondo digitale”. “I mezzi di comunicazione non vanno intesi solo come strumenti che aiutano la Chiesa ad evangelizzare, ma, pensati come modello, rappresentano un vero e proprio ambiente comunicativo, perché questi mezzi hanno creato e determinano un nuovo modo di essere uomini e donne”, ha affermato il canonico João Aguiar Campos. Il programma proposto dalle Giornate (http://www.ecclesia.pt/jornadas2013/) esorta tutti ad analizzare, caratterizzare e scoprire le problematiche suscitate da questo nuovo ambiente, sia a livello professionale, sia pastorale.