REPUBBLICA CECA

Vita consacrata, si guarda avanti

La chiesa di Boemia e Moravia propone diverse iniziative nell’anno dedicato a religiosi e persone consacrate. Sulle orme di sant’Adalberto

L’ultimo sabato di agosto ha avuto un sapore speciale in tutte le diocesi di Boemia e Moravia. Intere comunità di religiosi e religiose hanno partecipato al “pellegrinaggio nazionale della gratitudine” a Velehrad, condividendo le esperienze della loro vocazione e pregando insieme, in occasione dell’Anno della vita consacrata, su invito del Santo Padre, che li esorta “a guardare al passato con gratitudine, a vivere il presente con zelo, ad abbracciare il futuro con speranza”.

Progetti ed eventi. Ci sono molti progetti a livello diocesano e nazionale che si svolgono nella Repubblica Ceca quest’anno per celebrare l’Anno della vita consacrata e attirare l’attenzione del pubblico sulla spiritualità, il carisma e l’opera delle comunità religiose. Una novena delle persone consacrate a sant’Adalberto, patrono della nazione, è stata pubblicata di recente; la mostra “Pazzi di Dio” si è tenuta a maggio e giugno a Praga in occasione delle Giornate della fede; un ciclo di documentari che parlano dell’atteggiamento dei consacrati rispetto ai temi importanti della società contemporanea e a vari aspetti della loro vita spirituale è stato postato su Youtube. La casa editrice Refugium ha pubblicato un “manuale” di spunti pastorali per quest’anno, dal titolo “S. Adalberto in mezzo a noi”, invitando a un pellegrinaggio ispirato alle reliquie di questo santo, “il primo europeo di sangue ceco che ha contribuito a creare la mappa d’Europa per tutto il secondo millennio”.

Gente come noi… L’ufficio stampa della Conferenza episcopale ceca ha messo a punto un progetto interessante che consiste nel porre a religiosi e religiose vari tipi di domande, anche “laiche”, al fine di presentarli al pubblico come persone assolutamente normali, spontanee, che hanno la loro missione speciale in questo mondo, ma rimangono persone che amano il senso dell’umorismo, guardano i film e devono combattere con le tentazioni. “C’è stato un episodio molto divertente nel mio servizio pastorale un po’ di tempo fa. Avevo un appuntamento con una donna che aveva bisogno di consigli spirituali in un luogo pubblico. Dopo un’ora di colloquio veramente profondo, abbiamo scoperto che in effetti lei aveva appuntamento con un altro sacerdote nello stesso luogo, e il mio appuntamento era con un’altra donna. Ci siamo fatti una bella risata, le vie del Signore sono davvero tortuose…”, racconta il francescano Frantisek Jakub Sadílek. “Ho dovuto imparare ad alzarmi presto la mattina, essendo abituata ad orari di lavoro molto fuori dalla regola in teatro”, confessa la religiosa paolina Andrea Hýblová, rispondendo alla domanda su ciò a cui aveva dovuto rinunciare e cosa avesse guadagnato dopo che aveva deciso di vivere pienamente per Dio e per gli altri. “Ho dovuto rinunciare a miei contatti con il mondo dell’arte, ma sono stata ricompensata in modo eccellente: ho guadagnato 2.400 sorelle in tutto il mondo, e adesso ovunque vada, ricevo una calorosa accoglienza in famiglia”. Il trappista M. Prokop ci racconta quanto gli piace il lavoro manuale nei boschi: “Gli alberi che tagliamo oggi sono stati piantati ai tempi dell’Imperatore, e quelli che piantiamo oggi saranno tagliati nei secoli futuri. È un lavoro che esige il meglio di noi, non c’è spazio per entusiasmi di breve durata, proprio come nel nostro servizio pastorale”. Secondo lo scolopio Lukasz Karpinski, attraverso tutte queste confessioni molto intime delle gioie e dei problemi quotidiani s’intravede una profonda vita spirituale basata sulla preghiera, la messa e il servizio spirituale a tutte le persone che ne hanno bisogno, nello sforzo di essere – secondo l’invito di Papa Francesco – “persone capaci di risvegliare il mondo”.

Partecipazione attiva e testimonianza forte. Due importanti eventi a livello nazionale si terranno nel quadro dell’Anno della vita consacrata in Boemia e in Moravia nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Uno di questi è già iniziato: il pellegrinaggio delle reliquie di sant’Adalberto – storicamente il primo consacrato ceco che è stato canonizzato – nelle comunità religiose e nelle parrocchie di tutto il Paese. Il secondo evento sarà il Congresso eucaristico nazionale, che si concluderà il 17 ottobre prossimo a Brno, dove si prevede la partecipazione attiva e una forte testimonianza di religiose e religiosi, in linea con quanto ha scritto il Santo Padre nella lettera apostolica in occasione dell’Anno della vita consacrata, in cui parla di coloro che Dio chiama “alla sequela ravvicinata di Cristo, a tradurre il Vangelo in una particolare forma di vita, a leggere con gli occhi della fede i segni dei tempi, a rispondere con creatività alle necessità della Chiesa”.