Povertà
Sabato 28 novembre, diciannovesima Giornata nazionale della colletta alimentare (Gnca), 140mila volontari, tra i quali anche diversi immigrati e alcuni profughi, in oltre 11mila supermercati su tutto il territorio hanno raccolto e inscatolato 8.990 tonnellate di alimenti che verranno distribuiti nei prossimi mesi alle oltre 8mila strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare per sostenere 1 milione e 600mila persone bisognose.
“Abbiamo registrato una sostanziale tenuta dei volumi raccolti, 8.990 rispetto alle 9.201 dell’anno scorso, frutto di un certo turnover nei negozi e del proliferare di più occasionali iniziative di raccolta di alimenti – afferma Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco alimentare onlus -. Ci entusiasma il significativo incremento del numero dei volontari, che ormai superano i 140mila. Molti si sono aggiunti in modo imprevisto durante la colletta, trascinati da ciò che stavano vedendo”.
Geografia della solidarietà. Nei 440 supermercati coinvolti in Trentino Alto Adige sono state raccolte 262 tonnellate di prodotti, mentre i 4 mila volontari all’opera in Abruzzo ne hanno raccolto 198 tonnellate in circa 300 punti vendita. A Bergamo sono state donate 220 tonnellate in oltre 240 supermercati. La provincia di Imperia ha visto l’impegno di circa 700 volontari che nei 54 punti vendita coperti hanno raccolto oltre 40 tonnellate di prodotti; 11 le tonnellate di viveri donati negli 11 supermercati che a Olbia hanno aderito all’iniziativa, quasi 500 chili il “bottino” di Bisceglie ( Barletta-Andria-Trani). Questi alcuni dei primi risultati “parziali”. Tra i volontari in campo anche diversi alpini, membri della protezione civile, scout e appartenenti a varie associazioni, intere famiglie. Ma pure immigrati e profughi.
“Non è casuale – commenta Giussani – che in tempi di perdurante crisi e di paura per le serie minacce alla convivenza civile, ci siano adulti e giovani, bambini e anziani, persone di etnie diverse, che fanno i volontari gomito a gomito o donano alimenti, sottraendoli in alcuni casi dalla loro povera spesa”.
“Sono contento di essere qui perché la colletta alimentare è un gesto concreto che rende giustizia a chi non ha niente, ai più poveri. È qualcosa che mi tocca da vicino”, ha detto sabato Malik, 21 anni, profugo dal Mali e ospite da qualche settimana con altri nove richiedenti asilo nel Comune di Luvinate, in provincia di Varese, che sabato con i sui compagni ha raccolto e inscatolato il cibo offerto dai clienti del supermercato Lidl del quartiere di Masnago del capoluogo lombardo.
Un’affermazione che per il presidente del Banco “esprime un sentimento semplice e umanissimo, lo stesso che ha spinto volontari, donatori e sostenitori della Giornata a mettere in atto quella ‘cultura dell’incontro e della condivisione’, cui ci ha richiamato Papa Francesco, lo scorso ottobre (nell’udienza concessa in Aula Paolo VI al “popolo” del Banco, ndr).
In noi è risuonato forte l’invito del Santo Padre a ‘educarci all’umanità, a riconoscere l’umanità presente in ogni persona, bisognosa di tutto’
e abbiamo sperimentato concretamente che promuovere occasioni per guardarsi negli occhi, fare insieme piccoli gesti quotidiani, occuparsi dell’altro, anche solo per poco, fa condividere il senso della vita e fa uscire il meglio di sé”.
A confermarlo è anche il Banco alimentare di Parigi, che insieme al Banco alimentare italiano è membro della Federation européenne des banques alimentaires. “Sabato sera – prosegue Giussani – ci hanno raccontato che nella Colletta in corso in contemporanea in Francia hanno visto moltiplicarsi il numero dei volontari di nazionalità europea ed extraeuropea offertisi negli ultimi giorni, desiderosi anche di sfidare la paura”. L’appello alla solidarietà non si è tuttavia concluso: fino al 6 dicembre è attivo l’Sms solidale 45502 con il quale è possibile donare, con tutti i gestori telefonici, due euro da cellulare e due euro e 50 da rete fissa chiamando da Tim, Infostrada, Fastweb e Tiscali.