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Bicameralismo: Comitato per il No (www.iovotono.it)

Il superamento del bicameralismo paritario è pubblicità ingannevole.
Non esistono i celebrati 500 milioni di risparmi, che per la ragioneria di stato sono meno di 49 milioni annui. Non si semplifica, perché gli artt. 70 e 72 moltiplicano i modelli di procedimento legislativo, con potenziali ritardi e conflitti nei non pochi casi in cui il Senato mantiene una posizione paritaria. Non si istituisce una Camera delle Regioni come il Bundesrat tedesco, perché entrano nel Senato a mezzo servizio per ogni Regione pochi consiglieri-senatori e un sindaco-senatore, legati al segmento di territorio in cui sono stati eletti, senza mandato, e per di più con il privilegio parlamentare per arresti, perquisizioni, intercettazioni.
L’obiettivo vero è indebolire il parlamento riducendone la capacità rappresentativa e cancellando il diritto degli italiani di votare per i senatori. Questo concorre a concentrare il comando sul governo e il suo capo, al fine di tagliare i diritti e imporre i sacrifici alla parte debole del paese. Per questo la riforma piace ai poteri forti dell’economia e della finanza.