2/Senato, costi e Cnel
Il nuovo Senato porrà diversi problemi. Anzitutto, la riduzione del numero dei senatori comporterà un risparmio che, secondo la Ragioneria Generale dello Stato, sarà contenuto: 9 milioni, ai quali si aggiungeranno 40 milioni derivanti dalle indennità, non più corrisposte ai senatori. Un risparmio marginale, su un bilancio del Senato di oltre 500 milioni di euro. In secondo luogo, il contenzioso non si ridurrà: oltre a quello derivante dalla confusione del riparto della competenza legislativa tra Stato e Regioni, si profilerà un conflitto tra le due Camere, determinato da un procedimento legislativo farraginoso e non chiaro circa i poteri del Senato. In caso di mancato accordo tra i Presidenti delle Camere sul procedimento da seguire, l’ultima parola spetterà alla Corte Costituzionale. In terzo luogo, un Senato così concepito non rappresenterà i territori: non c’è vincolo di mandato ed è quasi certo che si organizzerà in gruppi secondo l’appartenenza partitica dei consiglieri e dei sindaci.