Primo Maggio

L’impegno della Chiesa di Pavia per il lavoro

Il quadro occupazionale del nostro territorio resta preoccupante. Tanti giovani sono ancora alla ricerca di un primo impiego. Per molti cinquantenni è quasi impossibile trovare un altro posto, dopo la chiusura delle aziende in cui lavoravano. Ecco perché servono, più che mai, gesti concreti. Il “Patto del Lavoro” va in questa direzione, impegnando anche i nostri politici a valorizzare una provincia che da troppo tempo è dimenticata

Il “Patto del Lavoro”, voluto fortemente dal vescovo Corrado Sanguineti e siglato tre settimane fa in Curia da rappresentanti di istituzioni, associazioni imprenditoriali, sindacati e centri di formazione, non è stato solo un evento dal forte valore simbolico. La scelta di operare finalmente tutti insieme, con l’obiettivo di attrarre nuove aziende in provincia, sottolinea l’impegno concreto della Chiesa di Pavia per il lavoro. Un impegno che si era manifestato anche negli scorsi anni, su impulso di don Franco Tassone, con iniziative come “Amico Lavoro” e il “Compralavoro”.

Il quadro occupazionale del nostro territorio resta preoccupante. Tanti giovani sono ancora alla ricerca di un primo impiego. Per molti cinquantenni è quasi impossibile trovare un altro posto, dopo la chiusura delle aziende in cui lavoravano. Ecco perché servono, più che mai, gesti concreti. Il “Patto del Lavoro” va in questa direzione, impegnando anche i nostri politici a valorizzare una provincia che da troppo tempo è dimenticata. Merita poi anche di essere sostenuta la proposta lanciata da Daniele Cerliani, vicepresidente di Confindustria Pavia, in un’intervista pubblicata su “il Ticino”: bisogna sostenere le scuole tecniche di Pavia e provincia, per aiutarle a sfornare più periti e giovani qualificati che saranno sempre più ricercati dalle aziende del futuro. È con questo spirito che ci apprestiamo a vivere, sabato 29 aprile, la “Festa del Lavoro” della nostra Diocesi: un’occasione importante per riflettere su un tema che rimane di stretta attualità.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)