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Oltre i limiti di un tweet

È bello e confortante sapere che 450 ragazze e ragazzi si incontrano per un convegno a Fossano, in una giornata di confronto e approfondimento su cosa significa scrivere, redigere, informare. Su cosa significa libertà di stampa, libertà di essere informati

La tecnologia ci ha impigriti. I nuovi media che ci aiutano ad essere connessi sempre e ovunque ci stanno trasformando in semplici lettori di link, di strisce che neppure apriamo, ma che, per sentirci partecipi e social-mente attivi, commentiamo e condividiamo sulle nostre bacheche. Quanti alla domanda: “leggi, ti informi?” risponderebbero: “Beh, sì, sto tutto il giorno su facebook!”. La tentazione è forte, i risultati poco edificanti.

È bello e confortante, allora, sapere che 450 ragazze e ragazzi si incontrano per un convegno a Fossano, in una giornata di confronto e approfondimento su cosa significa scrivere, redigere, informare. Su cosa significa libertà di stampa, libertà di essere informati. Il convegno della Stampa studentesca è un momento formativo, in cui fermarsi un attimo, fare il punto, e poi riprendere il cammino. Così come quando si scrive.

Interessante (e anche urgente) che la scuola, insegnando a leggere e scrivere, lo faccia anche attraverso lo strumento del giornale scolastico, ottimo per imparare a scrivere, ma anche per imparare a leggere le notizie in un mondo sempre più ricco di fonti, però pieno di insidie, bufale e “post verità”. Il giornale studentesco nel 2017 è roba antiquata? Basterebbe un bel sito web, una pagina sui social e qualche addetto a gestire il traffico di commenti sulla bacheca? Evidentemente no. Anzi oggi più che mai – e lo sperimentiamo tutti, addetti ai lavori e non – c’è bisogno di rieducarci a scrivere, soffermandoci su cosa mettiamo nero su bianco, verificando, approfondendo, andando oltre i limiti di un tweet. Fermarsi un attimo è un ottimo modo per andare avanti.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)