Giro d’Italia

I primi a scrivere dell’Airone

Quando ancora nessun commentatore sportivo credeva nell’Airone, i nostri cronisti iniziarono a raccontare e a descrivere i suoi successi. E l’appellativo di “campionissimo”? Il nome che ormai, in ogni parte del mondo, è diventato sinonimo di “Coppi”? L’ha inventato “Il Popolo” (sul n° 22 del 30 maggio 1940)

Giro d’Italia numero 100: per l’arrivo della corsa a Tortona (13^ tappa, venerdì 19 Maggio) e della partenza il giorno dopo da Castellania, “Il Popolo” si veste di rosa. Un colore che rende omaggio ai tantissimi nostri lettori appassionati di ciclismo. Ma, soprattutto, il colore della vittoria perché stavolta il settimanale diocesano si merita di salire sul podio: è stato il primo foglio in Italia, infatti, il 22 febbraio 1940, a parlare di Fausto Coppi e a seguire le sue memorabili imprese da ciclista. Quando ancora nessun commentatore sportivo credeva nell’Airone, i nostri cronisti iniziarono a raccontare e a descrivere i suoi successi. E l’appellativo di “campionissimo”? Il nome che ormai, in ogni parte del mondo, è diventato sinonimo di “Coppi”? L’ha inventato “Il Popolo” (sul n° 22 del 30 maggio 1940).
Nel giorno in cui viene celebrato “l’uomo solo al comando”, il fuoriclasse nato a pochi chilometri da qui, non potevamo non esserci. Anzi. Abbiamo dedicato alla corsa rosa non solo questa prima pagina, ma uno “speciale” di ben 8 pagine a colori con un approfondimento sulle tappe tortonesi del Giro, la storia di Coppi, il rapporto tra “Il Popolo” e il campione, la testimonianza di Pietro Moratto suo compagno di squadra, aneddoti, foto inedite, lettere dei suoi piccoli tifosi e, per finire, un’intervista a Evgenij Berzin, vincitore del Giro d’Italia del 1994, abitante a Broni, cioè a casa nostra. Hanno collaborato e scritto per voi Armando Bergaglio, Amilcare Fossati, Giuseppe Decarlini, Franco Scabrosetti.
La città si è colorata di rosa ma noi non siamo stati da meno… se poi pensiamo che il vescovo, mons. Vittorio Viola, è un appassionato di ciclismo questo ci sembra anche un “regalo” che facciamo a lui.
Siamo ansiosi di ammirare i campioni di oggi sfrecciare lungo le strade che percorriamo abitualmente, ansiosi di vedere salire alla ribalta il nostro territorio che si merita sempre maggiore visibilità per i suoi prodotti (il vino, per esempio) e i suoi paesaggi.
A noi piace un ciclismo che sia metafora della vita: che ci alleni alla fatica e al gioco di squadra, che sia competizione vera e leale, che insegni la sportività.
A tutti i ciclisti non possiamo che dire: “Benvenuti, Il Popolo di Tortona è con voi!”.

(*) “Il Popolo” (Tortona)