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Elezioni comunali: i dati principali. Bassa affluenza. Movimento 5Stelle escluso da tutti i ballottaggi nei centri principali

Bassa affluenza alle urne, appena sopra il 60% (oltre sei punti in meno rispetto alla tornata precedente). Movimento 5Stelle escluso da tutti i ballottaggi nei centri principali, in cui si confronteranno quasi ovunque centro-sinistra e centro-destra, con una prevalenza di quest’ultimo

Bassa affluenza alle urne, appena sopra il 60% (oltre sei punti in meno rispetto alla tornata precedente). Movimento 5Stelle escluso dai ballottaggi nei centri principali, in cui su confronteranno quasi ovunque centro-sinistra e centro-destra, con una prevalenza di quest’ultimo. Quindi un ritorno delle coalizioni, peraltro tra soggetti che a livello nazionale sono invece divisi, insieme a un boom delle liste civiche, alternative ai partiti tradizionali ma spesso anche espressione delle stesse forze. Questi i dati principali delle elezioni comunali che si sono svolte domenica 11 giugno con un elettorato potenziale superiore ai 9 milioni di cittadini. Tra gli oltre mille comuni interessati, anche venticinque capoluoghi di provincia e in particolare quattro capoluoghi di regione. Vediamo in sintesi i risultati.

Tra le città più popolose soltanto Palermo ha eletto (o meglio, rieletto) il sindaco al primo turno. Leoluca Orlando, sostenuto da un raggruppamento di centro-sinistra, ha avuto infatti il 46,28 % dei voti e in Sicilia la soglia per l’elezione al primo turno è fissata a quota 40%. Il candidato del centro-destra, Fabrizio Ferrandelli, si è fermato al 31,19% e quello dei 5Stelle, Salvatore Forello, al 16,27%.

Tra i venticinque capoluoghi di provincia in cui si è votato, anche Cuneo e Frosinone hanno rieletto al primo colpo i rispettivi primi cittadini: Federico Borgna (centro-sinistra, 60,05%) e Nicola Ottaviani (centro-destra, 56,38%.).

A Genova la sfida al ballottaggio sarà tra Marco Bucci (centro-destra, 38,80%) e Gianni Crivello (centro-sinistra, 33,39%). Staccato il candidato dei 5Stelle, Luca Pirondini, con il 18,07%. Con Palermo e Genova altri due capoluoghi di regione sono andati alle urne: a L’Aquila ballottaggio tra Americo Di Benedetto (centro-sinistra, 47,07%) e Pierluigi Biondi (centro-destra, 35,84%), a Catanzaro saranno in lizza Sergio Abramo (centro-destra, 39,59%) e Vincenzo Ciconte (centro-sinistra, 30,98%). In entrambi i casi il candidato grillino si è piazzato quarto, superato da quello di una lista civica.

A Verona è rimasto fuori dal ballottaggio il candidato del centro-sinistra. La sfida sarà tra il candidato del centro-destra, Federico Sboarina (29,26%), e Patrizia Bisinella (23,54%), sostenuta da Fare!, il movimento del sindaco uscente Flavio Tosi, che è anche il compagno della candidata. A Padova si disputeranno la carica di sindaco il centro-destra (Massimo Bitonci, 40,25%) e il centro-sinistra (Sergio Giordani, 29,20%). Da registrare il risultato superiore al 20% del candidato “civico” Arturo Lorenzoni.

A Parma c’era grande attesa per il risultato del sindaco uscente, il grillino Federico Pizzarotti, che ha ottenuto il 34,78% dei voti e andrà al ballottaggio con Paolo Scarpa (32,73%) del centro-sinistra. Fuori partita il centro-destra (Laura Cavandoli, 19,27%) e lontanissimo il candidato dei 5Stelle, Daniele Ghirarduzzi, con il 3,18%. I riflettori erano puntati anche su Taranto, dove il voto si è distribuito in misura maggiore che altrove e il 25 giugno se la vedranno Stefania Baldassari (centro-destra, 22,27%) e Rinaldo Melucci (centro-sinistra, 17,92%), ma hanno ottenuto consensi superiori al 12% altre due liste (tra cui i 5Stelle) e altre tre liste si sono fermate poco sotto il 10%. Restando in Puglia, a Lecce il candidato del centro-destra, Mauro Giliberti, parte dal 45,29% nel ballottaggio con il candidato del centro-sinistra, Carlo Maria Salvemini (28,90%).

In Lombardia, a Como il secondo turno vedrà a confronto Mario Landriscina (centro-destra, 34,77%) e Maurizio Traglio (centro-sinistra, 26,89%), mentre la lista civica di Alessandro Rapinese si segnala con oltre il 22% dei voti. A Monza Roberto Scanagatti (centro-sinistra) e Dario Allevi (centro-destra) si ritroveranno al ballottaggio praticamente appaiati (rispettivamente 39,91% e 39,84%). A Lodi la sfida sarà tra Carlo Gendarini (centro-sinistra, 30,62%) e Sara Casanova (centro-destra, 27,32%).

In Piemonte, oltre a Cuneo, si è votato ad Alessandria e ad Asti. Nel primo caso, il 25 giugno saranno in competizione Maria Rita Rossa (centro-sinistra, 31,94%) e Gianfranco Cuttica di Revigliasco (centro-destra, 30,25%). Nel secondo, Maurizio Rasero (centro-destra, 47,67%) parte con un grande vantaggio sul grillino Massimo Cerruti (15,30%), unico dei 5Stelle ad aver superato la prima tornata in un capoluogo di provincia, con appena sei voti in più di Angela Motta del centro-sinistra.

In Toscana, a Lucca ballottaggio tra Alessandro Tambellini (centro-sinistra, 37,48%) e Remo Santini (centro-destra, 34,96%). A Pistoia si sfideranno Samuele Bertinelli (centro-sinistra, 37,52%) e Alessandro Tomasi (centro-destra, 26,68%).

A Gorizia il candidato del centro-destra, Rodolfo Ziberna, ha sfiorato l’elezione al primo turno (49,88%) e troverà al ballottaggio Roberto Collini (centro-sinistra, 22,68).  A Belluno la partita sarà tra due candidati di liste civiche: il sindaco uscente Jacopo Massaro (46,19%) e Paolo Gamba (25,10%).

A La Spezia ancora una volta in competizione il centro-destra (Pierluigi Peracchini, 32,61%) e il centro-sinistra Paolo Manfredini (25,07%). A Piacenza ballottaggio tra il candidato del centro-destra, Patrizia Barbieri (34,78%), e quello di una civica di centro-sinistra, Paolo Rizzi (28,19%).

Nel Lazio, oltre che a Frosinone, dove come si è detto il primo cittadino è stato eletto al primo turno, si è votato a Rieti. Antonio Cicchetti (centro-destra, 47,29%) e Simone Petrangeli (41,78%) si contenderanno nel secondo turno la carica di sindaco. In Sicilia, mentre Palermo ha già deciso, Trapani si affida al ballottaggio tra il centrista Girolamo Fazio (31,79%) e Pietro Savona del centro-sinistra (26,27%), con Antonio D’Alì (centro-destra) fermo a quota 23,46%. Nell’unico capoluogo sardo al voto, Oristano, restano in lizza Andrea Lutzu del centro-destra (29,60%) e Maria Obinu del centro-sinistra (21,84%).