In diocesi

Consultorio, una realtà da amare e sostenere

Il grande “valore aggiunto” del Consultorio: una realtà che merita di essere sostenuta e, prima ancora, amata. Quando sottolineiamo la necessità di un maggiore sostegno, pensiamo prima di tutto alle comunità parrocchiali della nostra diocesi

È una risorsa preziosa per la comunità pavese. E quando parliamo di comunità, non ci riferiamo soltanto a quella cristiana di cui fa parte trattandosi di una struttura che fa riferimento alla diocesi. Per comunità intendiamo anche quella civile, che trova nel Consultorio familiare un punto di riferimento sicuro. Una realtà che è meta ogni mese di almeno 700 donne, che qui trovano servizi medici di elevata professionalità.

Dedichiamo al Consultorio due pagine di questo numero de “il Ticino” (per la realizzazione delle quali ringraziamo la generosa collaborazione del prof. Gianni Mussini). Oltre alla sua testimonianza, potete leggere anche gli interventi di professionisti che operano all’interno della struttura. Racconti dai quali emerge la grande attenzione per le persone che si rivolgono al Consultorio: una “presa in carico” che cura molto anche la componente umana, oltre agli aspetti sanitari.

È proprio questo il grande “valore aggiunto” del Consultorio. Una realtà che merita di essere sostenuta e, prima ancora, amata. Quando sottolineiamo la necessità di un maggiore sostegno, pensiamo prima di tutto alle comunità parrocchiali della nostra diocesi: oggi, come spiega Mussini nell’intervista a “il Ticino”, sono ancora troppo poche le parrocchie socie del Consultorio.

Impariamo quindi a conoscere e a condividere il percorso del Consultorio familiare, come ha indicato anche il vescovo Corrado. Un’unità d’intenti tanto più importante nel momento in cui questa struttura si appresta a trovare un’altra sede.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)