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Fiction italiana 2016-2017: bilancio positivo

Bilancio positivo per la fiction nazionale 2016-17, con risultati significati in termini di ascolti, soprattutto per Rai, tra storie collaudate come “Montalbano” o “Che Dio ci aiuti” e riuscite novità come “La porta rossa” e “Maltese”

Giugno è tempo di bilanci per la stagione televisiva, così come tempo di prime rivelazioni sulle novità che vedremo da settembre. Sul fronte della fiction di produzione nazionale, la stagione 2016-2017 si chiude con il segno positivo soprattutto per la Rai, che mette a segno ottimi risultati in prima serata (tra Rai Uno e Rai Due) con prodotti che ottengono elevato riscontro di pubblico, ma anche dalla valida proposta culturale o educational. Tra i vari titoli, certamente va sottolineato il primato indiscusso del “Commissario Montalbano” che con i due nuovi episodi – “Come voleva la prassi” e “Un covo di vipere” – si impone come il prodotto tv tra i più longevi (30 titoli all’attivo per 18 anni di attività), sfondando il tetto del 40% di share (con picchi del 44%) e con circa 11 milioni di spettatori. Da non trascurare, poi, il fatto che le repliche del “Commissario Montalbano” hanno continuato a mietere in primavera numeri di fatto straordinari, sopra il 30% di share e 8-9 milioni di spettatori. E parliamo di repliche!
Se i grandi risultati della fiction sono principalmente per la Rai, avanza la sperimentazione di Sky in chiave crime – dopo la seconda stagione di “Gomorra” è stata appena messa in onda “1993” – o serie evento di respiro internazionale come “The Young Pope”. Mediaset sembra invece aver fatto un passo indietro sul fronte delle serie Tv, scommettendo su titoli dal profilo più debole, con un non brillante riscontro di pubblico. Di segno positivo è l’operazione su Canale 5 del biopic dedicato a papa Francesco, la miniserie “Francesco. Il Papa della gente”, versione estesa del film “Chiamatemi Francesco” diretto sempre da Daniele Luchetti: in media più di 4 milioni di spettatori con il 17.5% di share.

Gialli e polizieschi, i più amati dagli italiani

Se “Il commissario Montalbano” rimane il prodotto di punta della fiction Rai, risulta anche il capofila del nutrito filone dedicato ai polizieschi o, in generale, ai gialli investigativi; racconti di eroi in divisa, Polizia di Stato in testa. Oltre a Salvo Montalbano, impersonato sempre con vigore da Luca Zingaretti, è da segnalare l’ottimo andamento, per critica e ascolti (la prima puntata con 30% di share e 7 milioni di spettatori), del commissario Dario Maltese nella serie in 4 puntate “Maltese. Il romanzo del commissario” di Gianluca Maria Tavarelli con Kim Rossi Stuart, uno scontro tra polizia e mafia nella Trapani anni Settanta. L’intuizione del produttore Carlo Degli Esposti è stata quella di consegnarci un eroe della Polizia che non soccombe dinanzi alla ferocia della malavita organizzata. Non comune.
Sempre nel filone dedicato alla lotta al crimine, sono da ricordare i buoni esiti de “La Porta Rossa”, “Rocco Schiavone” – scommesse di programmazione su Rai Due, insieme a “Non uccidere 2” ora in onda –, seguiti da “I bastardi di Pizzo Falcone” o “Un passo dal cielo 4”, quest’ultima sul Corpo Forestale dello Stato (oggi annesso ai Carabinieri) che fa centro con la quarta stagione, segnata dal (rischioso) passaggio di consegna tra l’amatissimo Terence Hill e Daniele Liotti. L’ultimo episodio ha riscosso oltre il 24% di share e quasi 6 milioni di spettatori: si lavora già al quinto capitolo.
Rientra nel genere crime, ma dalle tinte rosa, la serie in 6 puntate “L’allieva” con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale: una specializzanda in medicina legale con la passione per gli omicidi irrisolti, dai romanzi di Alessia Gazzola (chiude nell’ultima al 21% di share e quasi 5 milioni di spettatori).

I beniamini del pubblico non tradiscono le attese

Oltre a “Montalbano” e “Un passo dal cielo”, non tradiscono le attese del pubblico nazionale le nuove stagioni di fiction molto seguite. È così per “Che Dio ci aiuti 4” con Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi, le amatissime suor Angela e suor Costanza: con una media di ascolti che viaggia tranquillamente oltre il 20% di share, si pensa già alla numero 5; del resto, sono in corso le riprese di “Don Matteo 11”, altro fuoriclasse del piccolo schermo, dal 2000 con Terence Hill.
Ancora, si è conclusa positivamente, anche se con un ascolto leggermente inferiore rispetto al passato, “Braccialetti Rossi 3”; la fiction ha all’attivo un folto seguito tra i nativi digitali, presenti davanti alla tv ma soprattutto nei gruppi social. Sta andando bene anche la messa in onda della serie Rai-Cattleya “Tutto può succedere 2”, le avventure della famiglia Ferraro. Casa Martini, invece, ovvero “Un medico in famiglia” non ha goduto nella 10 stagione di una buona accoglienza di pubblico, forse dipeso da una certa stanchezza narrativa. Bene poi il ritorno in Tv della brava regista di racconti al femminile Cinzia TH Torrini (“Elisa di Rivombrosa”, “Un’altra vita”). Con 6 puntate “Sorelle”, mélo rosa tra giallo e mistery, viaggia su una media di 6 milioni di spettatori e il 26% di share.

Occhi alle novità tra biopic e serie in cerca di bis

Tra le novità 2016-2017 troviamo certamente l’imponente progetto targato Lux Vide “I Medici”, che si attesta nel panorama della fiction italiana con una messa in scena sontuosa e un cast internazionale. Buoni gli ascolti e ora si lavora a un seguito di livello. Ha convinto anche la serializzazione del film “La mafia uccide solo d’estate”, su soggetto sempre di Pif ma diretta da Luca Ribuoli.
Sono andati bene anche i ritratti dal sapore più sociale ed educational come “La classe degli asini” con Flavio Insinna e Vanessa Incontrada e “Io ci sono” con Cristiana Capotondi nei panni di Lucia Annibali, la donna aggredita con l’acido dal suo ex fidanzato. Ottimi i riscontri poi per il racconto civile di cui si fa ormai portavoce da anni Giuseppe Fiorello: “I fantasmi di Porto Palo” è stato seguito da oltre 6 milioni di spettatori, con il 25% di share. Bene (ma con meno pubblico) anche “Lampedusa” firmata dal regista Marco Pontecorvo.
Chiudiamo con la commedia sentimentale “C’era una volta Studio Uno” con il trio femminile Alessandra Mastronardi, Diana Del Bufalo e Giusy Buscemi, che con le atmosfere rétro della Rai anni ‘60, quella di Ettore Bernabei, ha incollato allo schermo quasi 7 milioni di spettatori.

(*) Commissione nazionale valutazione film Cei