Cronaca

Un’aria da disarmare

Ogni gesto brutale va attribuito alla responsabilità di chi lo compie. Ma è lecito e forse doveroso domandarsi se insieme si sta risanando l’aria che si respira, scongiurando derive irrimediabili. Ci sono tossine arginabili, se ognuno le stoppa attorno a sé.

La cronaca – raccolta e rilanciata dai mass-media – ci sforna a ripetizione racconti e resoconti di violenze assortite, un po’ dappertutto, nella grande caotica città o nella provincia pensata come tranquilla. Talora si ha l’impressione di essere risucchiati in stagioni incredibilmente sopra le righe, proprio per la catena di episodi di sangue che non danno tregua. Gli scenari si appesantiscono di efferatezze sconcertanti. Dalla violenza sessuale al femminicidio, alla vendetta che ricade sugli adolescenti, alle crudeltà che vedono protagonisti e vittime anche giovanissimi, a gesti folli praticati con una lucidità atroce o con ira incontrollata… Certo, sotto il profilo mediatico, si resta un po’ travolti dal peggio. Che c’è e va riferito.
Purtroppo non fanno notizia tutti i gesti normali, feriali, veri… di altro segno, in positivo, ove ci si rispetta, ci si fa carico, ci si dà una mano, si semina il bene, ci si sostiene, ci si perdona, ci si ama sul serio… “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”. Osservazione sempre valida, anche quando gli… alberi che crollano sembrano troppo frequenti e, quindi, decisamente preoccupanti. Ma, in realtà, il nodo non è principalmente mediatico. Invece c’è da riflettere, senza sconti, su quanto sta capitando. Ed allora anche il mondo della comunicazione 4.0, sui network, sui social… deve interrogarsi su quanto aiuta o no a creare un contesto sociale, umano, personale, familiare, affettivo… in cui non prevalgano pulsioni istintive che poi sfociano nell’assurda violenza.
Ogni gesto brutale va attribuito alla responsabilità di chi lo compie. Ma è lecito e forse doveroso domandarsi se insieme si sta risanando l’aria che si respira, scongiurando derive irrimediabili. Ci sono tossine arginabili, se ognuno le stoppa attorno a sé.

(*) direttore “L’Unione Monregalese” (Mondovì)