Chiese locali
Con la sua presenza e la sua guida, un pastore tiene insieme i credenti, li ascolta e li indirizza, si lascia interpellare e sospinge sulle frontiere del servizio, si affianca e apre sentieri…. Insomma questo, in sintesi, il quadro ecclesiale che fa una diocesi, che non è innanzitutto istituzione, uffici, strutture, pianificazioni, programmi… ma comunità articolata che cerca il Signore e aiuta a cercarLo
Nell’esperienza che i credenti fanno, nel tempo e nello spazio, cioè nella vita reale, la dimensione della comunità è essenziale, perché insieme si accoglie il Vangelo e si tenta di viverlo, insieme si è attraversati dallo stesso Spirito, insieme si spezza il pane dell’Eucaristia, insieme ci si ritrova fratelli nel Signore, insieme ci si fa carico dei poveri… Insieme sì, ma non a vanvera, attorno al successore degli apostoli chiamato a confermare nella fede uomini e donne, nella medesima sequela del Maestro e Signore. Storicamente questo è il cammino della Chiesa a cui apparteniamo, dentro le pieghe delle situazioni concrete, in un territorio, in una stagione umana, in una rete interpersonale di relazioni, in un intreccio di ansie, preoccupazioni, impegni condivisi… vivendo la liturgia, nutrendosi di Parola, coinvolti dai Sacramenti, sollecitati a testimoniare la vita nuova del Crocifisso Risorto…
Con la sua presenza e la sua guida, un pastore tiene insieme i credenti, li ascolta e li indirizza, si lascia interpellare e sospinge sulle frontiere del servizio, si affianca e apre sentieri…. Insomma questo, in sintesi, il quadro ecclesiale che fa una diocesi, che non è innanzitutto istituzione, uffici, strutture, pianificazioni, programmi… ma comunità articolata che cerca il Signore e aiuta a cercarLo. In essa il pastore – come diceva Agostino d’Ippona rivolgendosi alla sua Chiesa particolare – è “cristiano con voi, vescovo per voi”. Anche lui è cercatore del Padre, ma lui su tutti ha la responsabilità di servire i fratelli e le sorelle su questo percorso, nella responsabilità di stare davanti, di accompagnare i deboli, di rincuorare gli sfiduciati, di ricostruire i legami… Non da solo, certo, ma con chi ci sta in questa avventura da figli di Dio. Eppure nessuno lo può sostituire o rimpiazzare. Il pastore ci vuole. Benvenuto al nuovo vescovo Egidio, di cuore.
(*) direttore “L’Unione Monregalese” (Mondovì)