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Settimana sociale e “(Re)thinking Europe”. Il nostro impegno in una Chiesa che ascolta e racconta

Il Sir seguirà i due importanti appuntamenti ecclesiali. Per noi si tratta di svolgere, tramite il lavoro quotidiano, quel servizio che, sul versante giornalistico, può favorire la bellezza e la responsabilità del pensare per un’informazione di qualità. Un ruolo al quale il Sir è fedele da trent’anni (anniversario che ricorderemo nel prossimo anno) e che ogni giorno si rinnova e rilancia anche grazie alle sollecitazioni che arrivano da papa Francesco

Si aprono, fra oggi e domani, due appuntamenti di grande rilievo per la Chiesa italiana ed europea.

A Cagliari, dal 26 al 29 ottobre, si terrà la 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani che questa volta si sofferma sul tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. I diversi “volti” e le diverse espressioni del cattolicesimo della Penisola – e non solo – si ritroveranno per mettere a fuoco un tema di estrema attualità, deentro il contesto di una realtà economica, sociale e internazionale in rapida trasformazione. Si conferma peraltro la privilegiata attenzione umana e pastorale che la Chiesa italiana ha sempre riservato al mondo del lavoro, che ha profonde ricadute sulla vita delle famiglie e della società italiana nel suo insieme.

 Si svolgerà inoltre in Vaticano, dal 27 al 29 ottobre, il “dialogo” dal titolo “(Re)thinking Europe”, promosso dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea) e dalla Santa Sede in occasione del 60° della firma dei Trattati di Roma che diedero avvio al processo d’integrazione comunitaria. Un incontro – cui sono attese delegazioni dei Paesi aderenti all’Unione europea, esperti e politici di diverse nazioni – che intende soffermarsi ad analizzare le difficoltà che sta affrontando il cammino verso l’unità europea, anche allo scopo di proporre indicazioni e metodi che affondano le radici negli insegnamenti evangelici e nella diffusa presenza del cattolicesimo nel continente europeo.

Entrambi questi appuntamenti saranno puntualmente seguiti dal Sir, mettendo a disposizione della Chiesa italiana ed europea, dei settimanali diocesani e degli altri media laici e cattolici ampi materiali. Grande risalto alla Settimana sociale e a “(Re)thinking Europe” sarà conferito anche tramite i social network del Sir.
Si tratta, per l’agenzia promossa dalla Cei, di svolgere, tramite il lavoro quotidiano, quel servizio che, sul versante giornalistico, può favorire la bellezza e la responsabilità del pensare per un’informazione di qualità. Un ruolo al quale il Sir è fedele da trent’anni (anniversario che ricorderemo nel prossimo anno) e che ogni giorno si rinnova e rilancia anche grazie alle sollecitazioni che arrivano da papa Francesco.