Testimoni

Santi. Martiri missionari

Santi, martiri, missionari: tre tonalità della medesima vocazione, che trova sorgente e forza nel Cristo crocifisso, morto e risorto che contempliamo, preghiamo e incontriamo in questa Settimana per eccellenza Santa

Sabato, nel giorno che introduce alla Settimana Santa in cui contempliamo e celebriamo il cuore della fede cristiana, si tengono a Vicenza due significativi appuntamenti che ci aiutano anche a cogliere, ancora di più, il senso profondo del mistero della morte e resurrezione di Gesù. Si tratta del Convegno su “Santità che cambia il mondo” e della Veglia in memoria dei missionari martiri.
Sono due appuntamenti distinti, ma che inevitabilmente si intrecciano, richiamandosi reciprocamente. La santità rappresenta, oggi più che mai, l’orizzonte fondamentale proprio di ogni donna e uomo che sceglie di seguire il Signore. È la vocazione comune di ogni credente che ha nella propria quotidianità il luogo primario in cui rispondere a tale chiamata. In questo senso tutta la vita è tempo propizio per vivere la sequela e crescere verso questo orizzonte. Una volta la santità sembrava riservata a pochi eletti e da maturarsi nella sua straordinarietà. Poi il cammino della Chiesa e la vita concreta di tante donne e uomini riconosciuti santi ci hanno mostrato che, in realtà, si tratta di un cammino che ha nell’ordinarietà della vita in qualche modo la sua materia prima. Ma normalità non significa necessariamente, facilità di cammino, esistenza senza difficoltà. Anzi, la santità porta inscritta in sé la possibilità concreta della testimonianza fino al martirio. Quante persone danno la propria vita per gli altri, in una vicinanza quotidiana, nascosta, totalmente gratuita, alimentata solo dall’amore per l’altro? È una santità nota solo al Padre e per questo ancora più preziosa, che costituisce una grande riserva di bene, per stagioni tristi e irrequiete come sembrano essere quelle che viviamo.
C’è poi chi questo martirio lo vive testimoniando la propria fede nell’incontro con l’altro e per questo paga con la vita. Anche questa nostra terra e questo nostro tempo registrano ancora donne e uomini che hanno pagato con la vita il credere nella morte e resurrezione del Signore. Quelli di cui si fa memoria sabato sera a Monte Berico sono uomini e donne missionari, che hanno aderito con la propria vita all’appello del Signore di andare, lasciare le proprie sicurezze per portare la Parola nei luoghi più diversi del pianeta. La veglia si celebra nel giorno in cui si ricorda l’uccisione di mons. Oscar Romero, che papa Francesco ha annunciato sarà santo nel corso di questo 2018.
Santi, martiri, missionari: tre tonalità della medesima vocazione, che trova sorgente e forza nel Cristo crocifisso, morto e risorto che contempliamo, preghiamo e incontriamo in questa Settimana per eccellenza Santa.

(*) direttore “La Voce dei Berici” (Vicenza)