Sanità

150° Ospedale Bambino Gesù. Parolin: “Protagonista della sanità italiana ed espressione della Chiesa che non conosce muri o confini alla carità”

Aperte oggi a Roma, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e delle autorità locali, le celebrazioni del 150° di fondazione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Annunciati un nuovo pronto soccorso al Gianicolo, l’ampliamento della sede di Palidoro, un nuovo polo per le cure palliative pediatriche e uno per tumori e trapianti

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma compie 150 anni e dà l’avvio alle celebrazioni dell’anniversario con una significativa cerimonia presso la sede di san Paolo fuori le Mura alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Fondato dalla duchessa Arabella Salviati, colpita dalla condizione di disagio in cui versano i piccoli e poveri infermi della città, nasce il 19 marzo 1869 in una piccola stanza di via delle Zoccolette dove vengono accolte quattro bimbe malate per poi ampliarsi progressivamente e trasferirsi nel 1887 sul colle del Gianicolo. A questa sede si aggiungeranno Santa Marinella, Palidoro, e nel 2012 l’ampio polo adiacente la basilica di San Paolo Fuori le Mura, dove vengono collocati i servizi ambulatoriali e, due anni dopo, i grandi laboratori per le indagini genetiche e cellulari. In questo 2019 è previsto l’ampliamento della sede di Palidoro. Nei mesi successivi aprirà un Centro per le cure palliative pediatriche in via Aurelia e partiranno i lavori per la costruzione di un Centro per la cura dei tumori e i trapianti in viale di Villa Pamphilj.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Eccellenza per la pediatria in Italia e in Europa e parte integrante del patrimonio della città di Roma. Accreditato nel 1985 dal ministero della Salute come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), oggi il Bambino Gesù conta un totale di 607 posti letto. Ogni anno sono oltre 28mila i ricoveri, 29mila le procedure chirurgiche e interventistiche, 84mila gli accessi al Pronto soccorso, quasi 2 milioni le prestazioni ambulatoriali, ma l’ospedale è anche presente a livello internazionale con interventi di assistenza e cooperazione in Cambogia, Repubblica Centrafricana, Giordania, Siria, India, Tanzania, Georgia, Russia, Cina ed Etiopia. Il nosocomio è inoltre sede per l’Italia di Orphanet – il più grande database mondiale per le malattie rare a cui aderiscono 39 Stati – e il suo Centro per le malattie rare vede ogni anno più di 13mila pazienti.

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Numeri in parte richiamati dalla presidente Mariella Enoc che sottolinea: “Il Bambino Gesù è nato da un’idea alta di carità a cui si è mantenuto fedele in 150 anni e, ora come allora, la forma più alta di carità è la scienza, la competenza dell’assistenza, la ricerca senza soste” perché

“non c’è cura senza ricerca, non c’è futuro senza ricerca”.

La presidente ricorda commossa il professor Valerio Nobili, scomparso prematuramente venerdì scorso: “Grande medico, scienziato e docente” alla cui memoria, annuncia, verrà dedicato l’auditorium che si chiamerà “Auditorium Valerio Nobili”. Figura ricordata anche dalla sindaca Virginia Raggi, che annuncia una nuova linea di autobus per collegare la sede del Gianicolo a quella di San Paolo e un nuovo pronto soccorso a piazza Sant’Onofrio, e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che definisce l’ospedale “uno dei centri di cura e ricerca che rendono unica la nostra regione, un perfetto esempio di buona sanità”, insomma “un “tesoro da custodire e sul quale investire”.

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“Oggi lo scenario è radicalmente cambiato rispetto al tempo in cui l’ospedale muoveva i primi passi”, osserva da parte sua il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, portando il saluto e la benedizione del Papa. In Italia – prosegue – “si è avviato e consolidato un sistema di Servizio sanitario nazionale, che aspira a realizzare il principio di uguaglianza proclamato nell’articolo terzo della Costituzione.

Tutti i cittadini, ricchi o poveri, giovani o adulti, hanno diritto alle cure”.

Un sistema che “coinvolge diversi attori istituzionali, come le Regioni e lo Stato, e contemporaneamente intreccia l’azione privata con l’azione pubblica”; una “realtà complessa che va costantemente seguita, governata, sostenuta e stimolata, perché il livello dei servizi prestati e della loro qualità sia sempre adeguato alla dignità umana di ogni infermo”. E la cura, riconosce Parolin, “passa necessariamente per la ricerca, che richiede sempre investimenti importanti in strutture, tecnologie e risorse umane. E’ essenziale investire in percorsi di innovazione scientifica per rispondere alle sfide del futuro”.

La Chiesa “non smetterà mai di prestare attenzione ai malati”,

assicura ancora il porporato con riferimento alle “nuove povertà sanitarie: malattie croniche e malattie rare, disturbi mentali, anziani ed emarginati”. Gli ultimi, ammonisce, “andranno sempre tutelati” e nessuno deve essere lasciato solo. Il Bambino Gesù, sottolinea ancora il segretario di Stato, “vuole continuare a essere protagonista a Roma, nel Lazio e in Italia del Ssn, ma è “anche espressione della Chiesa cattolica, il cui orizzonte è, per definizione, universale”. Di qui il richiamo alla recente apertura dell’Ospedale di Bangui, nella Repubblica Centroafricana. Testimonianza che per il Bambino Gesù “non ci sono muri o confini, né razze o appartenenze religiose che separino dalla carità”.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“E’ difficile immaginare a Roma qualcuno che non abbia mai avuto contatti o esperienze per sé o per i figli o per i nipoti con l’ospedale Bambino Gesù. C’è un apprezzamento diffuso e condiviso”, afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel breve intervento a braccio che conclude la cerimonia. “Il fatto che sua eminenza il cardinale Parolin abbia portato anche il saluto e la benedizione del Santo Padre accresce l’importanza di questa ricorrenza”. Nel ringraziare tutta la comunità del Bambino Gesù, Mattarella assicura che

l’ospedale “ha la riconoscenza dell’intera Repubblica italiana”.

Nel corso dell’evento si è svolta anche la cerimonia di annullo di due francobolli dedicati al nosocomio in occasione del 150°, emessi dal ministero dello Sviluppo economico italiano congiuntamente alla Città del Vaticano. E’ stato inoltre proiettato un trailer del documentario “Una storia di bambini” realizzato da Tv2000 per i 150 anni di storia dell’ospedale.