Giovani e formazione

Collegi universitari, il “tesoro” di Pavia

Il sistema dei Collegi universitari è il fiore all’occhiello del mondo accademico pavese. Un “tesoro” da difendere e valorizzare

L’attribuzione di Collegio di Merito al “Cairoli” di Pavia è un’ottima notizia. Lo è prima di tutto per questa storica istituzione, fondata nel 1781 per volontà dell’imperatore d’Austria Giuseppe II, diventata struttura militare in seguito all’occupazione francese, e restituita infine al suo ruolo universitario nel 1948 grazie all’interessamento del prof. Plinio Fraccaro, allora rettore dell’Ateneo. Lo è per l’Edisu, guidato dal prof. Paolo Benazzo, che raccoglie i risultati di un lavoro che prosegue da anni. Lo è per l’ Università. E lo è anche per tutta la città. Il sistema dei Collegi universitari è il fiore all’occhiello del mondo accademico pavese. Nei Collegi i ragazzi più dotati (anche quelli con minori possibilità economiche) si preparano nel migliore dei modi al futuro che li attende. Il senso di comunità che si vive in un Collegio è un’esperienza altamente formativa. Non è un caso se tanti giovani scelgono ancora oggi di iscriversi all’Università di Pavia proprio perché attratti dalla presenza dei Collegi. Un “tesoro” da difendere e valorizzare. Gli ultimi segnali, purtroppo, sono allarmanti. Il taglio di oltre 2 milioni e mezzo di euro deciso dalla Regione per i finanziamenti destinati all’Edisu è stato un duro colpo. Con Regione Lombardia il dialogo è ripartito: serve unità di intenti da parte di tutte le istituzioni per non veder ridimensionare una risorsa così importante. E sarebbe fondamentale che gli imprenditori locali tornassero a sostenere i nostri Collegi, come è sempre avvenuto a Pavia, finanziando l’attivazione di nuove borse di studio.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)