Ritratto
Con il voto del 26 maggio gli italiani scelgono i loro rappresentanti all’Europarlamento. Quale la composizione e i compiti dell’assemblea? E quelli di Commissione e Consiglio? Sir ci accompagna in questo tour nel quartiere europeo a Bruxelles
Perché l’Europa sia un po’ meno lontana e sconosciuta nelle sue istituzioni principali che la fanno camminare; perché andando a votare il 26 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo sappiamo a grandi linee a che cosa servirà il nostro voto: il Sir propone un breve “tour” per Bruxelles, capitale dell’Europa, per “incontrare” le principali istituzioni Ue.
Il Parlamento europeo, casa dei cittadini, ospita 751 deputati, che resteranno in carica per cinque anni. Ogni Paese ha diritto a un numero di eurodeputati proporzionale alla sua popolazione. L’Italia ne ha 73. I deputati siedono nell’emiciclo in base all’appartenenza politica. Tre le funzioni principali del Parlamento: adottare la legislazione dell’Unione, insieme al Consiglio dell’Ue, sulla base delle proposte della Commissione europea; controllare che tutte le istituzioni comunitarie funzionino secondo i principi della democrazia; elaborare i bilanci dell’Unione europea. Le commissioni (ce ne sono 20) esaminano ed elaborano le proposte legislative che sono poi votate nelle sessioni plenarie. La sede “ufficiale” del Parlamento europeo è a Strasburgo; la sede “di lavoro” si trova a Bruxelles.
La Commissione europea invece è un gruppo o “collegio” di 28 commissari, uno per ciascun paese dell’Ue; attualmente presieduta dal lussemburghese Jean-Claude Juncker è il braccio esecutivo politicamente indipendente dell’Ue. Presenta al Parlamento e al Consiglio proposte legislative; inoltre gestisce le politiche e assegna i finanziamenti dell’Ue e ne verifica l’utilizzo; assicura il rispetto della legislazione europea (è il “custode dei Trattati”) in tutti i Paesi membri e rappresenta l’Unione sulla scena internazionale.
Il Consiglio europeo riunisce i capi di Stato o di governo di tutti i Paesi dell’Ue, più il presidente del Consiglio dell’Ue e il presidente della Commissione europea. Si incontrano almeno quattro volte all’anno, ma il presidente, che al momento è il polacco Donald Tusk può convocare riunioni straordinarie (in genere altre due o tre l’anno). Il suo compito è definire gli orientamenti generali e le priorità politiche dell’Ue, in particolare la politica estera e di sicurezza; inoltre nomina ed elegge i candidati a determinati ruoli di alto profilo.
Il Consiglio dell’Unione europea invece è la voce dei governi dei Paesi dell’Ue: adotta gli atti normativi e ne coordina le politiche. Ne sono membri i ministri dei governi di ciascun Paese dell’Ue competenti sulle singole materie. A presiederlo, ciascun Paese dell’Unione europea, a rotazione, per un periodo di 6 mesi. Ora è il turno della Romania; a luglio toccherà alla Finlandia. Tra i suoi compiti, negoziare e adottare le leggi e il bilancio dell’Ue, assieme al Parlamento europeo, sulla base delle proposte della Commissione europea; coordinare le politiche dei Paesi dell’Ue; firmare accordi con altri Paesi o organizzazioni internazionali. Le decisioni vengono di norma adottate a maggioranza qualificata , ossia il 55% dei Paesi (e almeno il 65% della popolazione totale dell’Ue). Materie delicate come la politica estera o la fiscalità richiedono l’unanimità ed è per questo che, su temi particolarmente delicati, l’Unione europea fatica ad avanzare.
Per saperne di più: europa.eu