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Parlamento Ue: nelle prossime tappe le “liturgie” della democrazia europea

Gli eurodeputati eletti con le votazioni del 23-26 maggio stanno cominciando a convergere su Bruxelles dai 28 Paesi membri. La nuova assemblea prende forma: si definiscono i gruppi politici, si prepara la prima plenaria che si terrà nei giorni 2-4 luglio a Strasburgo per l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza

Strasburgo, gennaio 2017: votazioni per l'elezione del presidente dell'Europarlamento

Gli eurodeputati eletti con il voto del 23-26 maggio siederanno per la prima volta in sessione plenaria, a Strasburgo, martedì 2 luglio alle ore 10. Da quel preciso istante saranno eurodeputati a pieno titolo. A decidere la data dell’insediamento del nuovo Parlamento è l’articolo 229, primo comma, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, là dove afferma che “il Parlamento si riunisce di pieno diritto il primo martedì successivo alla scadenza del termine di un mese” dalle elezioni.

I gruppi politici. Prima del 2 luglio però sono da definire una serie di incombenze. Innanzitutto deve essere chiarita la composizione dei gruppi politici: i singoli partiti nazionali devono dichiarare a quale famiglia politica vogliono appartenere (o se ne vogliono far nascere di nuove). Le trattative sono cominciate il giorno dopo le elezioni. Un gruppo politico deve essere composto da almeno 25 deputati europei, provenienti da almeno 7 Paesi, che abbiamo “affinità politica”. La composizione dei gruppi deve essere stabilita entro il 1° luglio prossimo (anche se si potranno creare gruppi politici in ogni momento nel corso della legislatura). Nella passata legislatura ve n’erano 8: Partito popolare europeo (Ppe), Alleanza progressista di socialisti e democratici (S&D), Conservatori e riformisti europei, (Ecr), Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa (Alde), Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica (Eul/Ngl), Verdi/Alleanza libera europea, Europa della libertà e della democrazia diretta (Efdd) ed Europa delle nazioni e della libertà (Enf). I deputati che non si riconoscono in alcun gruppo siedono in emiciclo come “non iscritti”. Appartenere a un gruppo ha il vantaggio di avere diritto a sovvenzioni per le spese di segreteria e alla disponibilità di funzionari del Parlamento. Soprattutto l’appartenenza ai principali gruppi (quelli con il maggior numero di deputati iscritti) assegna più peso politico nelle commissioni parlamentari e nel corso dei lavori della plenaria (compresi i tempi di parola in emiciclo).

La prima plenaria. In queste settimane dovrà anche avvenire la scelta dei candidati alla presidenza del Parlamento: solitamente ciascuno gruppo politico propone un proprio candidato, ma bastano 38 deputati per presentare un nome (la cosiddetta “soglia minima” che corrisponde a un ventesimo degli eletti sui 751 eurodeputati totali). Antonio Tajani, presidente uscente ma rieletto, avrà il compito di aprire i lavori della sessione di luglio. Dopo che ciascun candidato avrà usato i tre minuti a sua disposizione per presentarsi, si svolgerà l’elezione a scrutinio segreto, con tanto di schede, urna e otto scrutatori, scelti a sorte tra i deputati. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi espressi, ossia il 50% più uno (le schede bianche o nulle non vengono conteggiate per il calcolo della maggioranza richiesta). Se al terzo scrutinio non viene eletto nessuno, i due candidati con il punteggio più alto di quel turno passano al quarto scrutinio: vincerà chi riceverà il maggior numero di voti. Il neoeletto assumerà quindi la presidenza dell’assemblea.

Ufficio di presidenza. Come secondo atto del nuovo Parlamento, avverrà l’elezione dei 14 vicepresidenti e dei 5 questori (incaricati di sovrintendere a una serie compiti amministrativi e finanziari che riguardano i deputati, l’esercizio delle loro funzioni e le sedi). L’ufficio di presidenza, composto da tutte queste persone più il presidente, resterà in carica due anni e mezzo. Terzo atto della sessione di luglio riguarderà le 20 commissioni parlamentari, ambito in cui vengono preparate le proposte legislative che poi il Parlamento vota in plenaria. A decidere in quale commissione sarà ciascun eurodeputato spetta invece ai singoli gruppi politici, mentre i presidenti e vicepresidenti delle commissioni saranno eletti a Bruxelles a partire dall’8 luglio, nella prima riunione di ciascuna commissione. La seconda plenaria del nuovo Parlamento è già fissata al 15-18 luglio. Tra i primi compiti dell’Europarlamento figura l’elezione del presidente della Commissione europea (su proposta del Consiglio europeo) e dell’intero collegio. Ma queste operazioni si terranno dopo la pausa estiva: la nuova Commissione entrerà infatti in funzione con il 1° novembre.