Sicilia
A parlare è don Giovanni Longo, parroco Chiese di Stromboli e Ginostra, che al Sir racconta quanto accaduto nelle ore in cui l’eruzione dello Stromboli alta due chilometri ha rilasciato lapilli di varia grandezza che hanno innescato una serie di incendi. “Una parrocchiana era in lacrime, spaventatissima. So che molta gente sta scappando, in fretta e furia stanno tutti facendo le valigie e provano a scappare”, aggiunge il parroco
“Sembrava di stare all’inferno per la pioggia di fuoco che veniva dal cielo”. A parlare a don Giovanni Longo, parroco delle Chiese di Stromboli e Ginostra, è un parrocchiano che ha vissuto in queste ore l’eruzione dello Stromboli alta due chilometri e che ha rilasciato lapilli di varia grandezza che hanno innescato una serie di incendi. “Un’altra parrocchiana – dice al Sir il sacerdote – era in lacrime, spaventatissima. So che molta gente sta scappando, in fretta e furia stanno tutti facendo le valigie e provano a scappare”, aggiunge il parroco.
Anzitutto, la situazione al momento…
In questo momento c’è molta paura e panico su tutte le isole. Per quanto riguarda Stromboli purtroppo non sappiamo se c’era gente in escursione sul vulcano. A volte i turisti si avventurano da soli, per conto loro, facendo gite senza accompagnatori ufficiali. Ma il problema vero è quanto sta accadendo a Ginostra, che è una frazione di Stromboli.
La pioggia di lapilli ha incendiato e sta incendiando numerosi canneti. Molta vegetazione mi dicono è andata distrutta.
Quante persone ci sono ora su Ginostra e su Stromboli?
D’inverno a Ginostra siamo una ventina di persone. Ora con i turisti siamo saliti a una cinquantina sessantina. Su Stromboli invece sempre in inverno siamo un centinaio, ma ora è piena di turisti.
Sa per caso se è in atto un piano di evacuazione delle isole?
Al momento non si sa nulla. Quanto accaduto oggi ha riportato alla mente quel che è successo nel 2002, quando un’eruzione simile provocò uno tsunami in tutto il basso Tirreno. C’è tanta paura che le cose possano ripetersi. Insomma la paura dell’onda anomala è tanta. So che
a Stromboli la nostra chiesa è stata occupata.
Molta gente infatti si è rifugiata proprio lì per paura, la chiesa infatti si trova più in alto rispetto al livello del mare.