Ambiente e criminalità
Le infiltrazioni mafiose toccano tutto il territorio, tra Pavese, Oltrepò e Lomellina. A Pavia e Voghera sono state individuate strutture “locali” della ‘ndrangheta che ospitano riunioni dei clan e dove vengono prese decisioni strategiche. A preoccupare è anche l’allarmante diffusione delle ecomafie
La conferma è arrivata dalla relazione semestrale al Parlamento della Direzione distrettuale antimafia. La criminalità organizzata fa affari in provincia di Pavia. Le infiltrazioni mafiose toccano tutto il territorio, tra Pavese, Oltrepò e Lomellina. A Pavia e Voghera sono state individuate strutture “locali” della ‘ndrangheta che ospitano riunioni dei clan e dove vengono prese decisioni strategiche. A preoccupare è anche l’allarmante diffusione delle ecomafie. Monica Forte, presidente della commissione regionale antimafia, in un recente incontro a Pavia ha sottolineato che “in tema di ecomafie, la Lombardia vive una situazione di emergenza”. E su questo fronte il nostro territorio provinciale appare particolarmente esposto, come è emerso dagli incendi avvenuti a Mortara e Corteolona e anche da altri episodi di minore entità che però non vanno sottovalutati. “Ormai è chiaro – ha dichiarato Monica Forte – che esiste spesso un legame consolidato tra gli incendi che si verificano in discariche abusive e l’attività delle organizzazioni criminali. Serve una maggiore conoscenza del fenomeno per intervenire in maniera tempestiva”. È questa la strada da seguire. In seguito ai roghi di Mortara e Corteolona, l’ex prefetto Attilio Visconti aveva promosso un monitoraggio del territorio (in collaborazione con i Comuni) per accertare l’eventuale presenza di luoghi di stoccaggio illecito dei rifiuti. Le istituzioni locali, insieme ai cittadini, devono far sentire la loro presenza: solo così riusciremo ad impedire alle ecomafie di “inquinare” la provincia di Pavia.
(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)