Televisione
Ogni anno il Sir, con l’avvio della nuova stagione Tv, entra nella redazione di “A Sua Immagine”, storico programma di Rai Uno dedicato all’informazione religiosa e culturale realizzato da 22 anni dalla Rai e dalla Conferenza episcopale italiana. Abbiamo incontrato la conduttrice Lorena Bianchetti e i due responsabili, Laura Misiti e padre Gianni Epifani. Come sempre un momento di dialogo ricco e trascinante. Ecco le novità più attese
È diventato ormai un appuntamento fisso. Ogni anno il Sir, con l’avvio della nuova stagione Tv, entra nella redazione di “A Sua Immagine”, storico programma di Rai Uno dedicato all’informazione religiosa e culturale realizzato da 22 anni dalla Rai e dalla Conferenza episcopale italiana. Abbiamo incontrato la conduttrice Lorena Bianchetti e i due responsabili, Laura Misiti e padre Gianni Epifani. Come sempre un momento di dialogo ricco e trascinante. Ecco le novità più attese.
Uno sguardo diverso sull’Amazzonia. Sabato 5 ottobre alle 15.15 su Rai Uno “A Sua Immagine” è in onda con un documentario sull’Amazzonia, “Tra acqua e cielo. Una Chiesa dal volto amazzonico”, in occasione dell’inizio del Sinodo indetto da Papa Francesco (6-27 ottobre). “Un viaggio nel cuore della regione amazzonica – sottolinea Laura Misiti – alla scoperta di un autentico gioiello della natura, grazie alla collaborazione dei Cappuccini dell’Umbria, la cui Missione si snoda lungo il Rio Solimões, nel Nord-Ovest dell’Amazzonia brasiliana. In questo percorso, con la regista Maria Amata Calò, siamo stati guidati da fra Paolo Braghini, missionario italiano da 15 anni in America Latina, che ci ha permesso di incontrare le popolazioni indigene Ticune e i missionari attivi sul territorio”. “A Sua Immagine” non è nuova ai documentari e ai grandi speciali. Del progetto ci parla padre Gianni Epifani: “A dire il vero, è il primo speciale interamente dedicato all’Amazzonia; volevamo far conoscere al pubblico questo straordinario polmone verde del mondo, dove è feconda e intesa l’esperienza missionaria. Con fra Paolo ci siamo spinti in posti raramente mostrati dalle telecamere, raccogliendo anche storie di difficoltà come la tratta degli esseri umani. Un racconto attento, tra inchiesta e speranza. Il viaggio in Amazzonia non si esaurisce solo con la messa in onda del documentario: fra Paolo infatti tornerà in collegamento con lo studio di ‘A Sua Immagine’ ogni domenica di ottobre”.
Un cardinale e una suora a commentare il Vangelo su Rai Uno. Alla vigilia del Sinodo, sabato 5 ottobre, è fissato anche il Concistoro, con la creazione di 13 nuovi cardinali. Unico italiano è mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, che cura il commento al Vangelo per il sabato di “A Sua Immagine”. “Nel fare i nostri migliori auguri al neo cardinale Zuppi – evidenziano Laura Misiti e padre Gianni Epifani -, possiamo dire che per la prima volta un cardinale commenta il Vangelo nello spazio ‘Le ragioni della speranza’; pastore di una Chiesa in uscita, il card. Zuppi tornerà nel 2020 a condividere storie di testimonianza dalle periferie di Bologna. Accanto a lui, confermatissimi i sacerdoti impegnati nel sociale come don Ciotti, don Patriciello, don Pozza, don Banzato, don Goccini e don Verdi”. Su questo punto, Misiti rimarca: “A breve ci sarà un’altra grande novità: un ciclo di commenti al Vangelo guidato da una donna. È suor Alessandra Smerilli, esperta di economia, che porterà il Vangelo nei luoghi di lavoro e nelle buone pratiche, da attuare per un’economia sociale”.
Nelle stanze del Quirinale, sulle tracce dei Pontefici. Ai due responsabili di “A Sua Immagine” abbiamo chiesto inoltre di svelarci qualche altra anteprima. “Tra i prossimi impegni – ci racconta padre Epifani – c’è uno speciale sul Palazzo del Quirinale, che nasce sulla linea dei focus estivi tra storia, arte e tradizioni religiose. Andremo a raccontare uno dei posti più suggestivi e interessanti dal punto di vista architettonico. Forse non tutti ricordano che il Quirinale era un palazzo papale, dove si sono tenuti addirittura quattro conclavi. Tra i luoghi più emozionanti di certo la Cappella Paolina e la Cappella dell’Annunziata, dove è esposta la ‘Madonna del cucito’ di Guido Reni”.
Pellegrinaggio in Armenia con don Marco Pozza. Durante l’Avvento “A Sua Immagine” ci regalerà un altro prezioso viaggio, per lo sguardo e per lo spirito. Dopo i pellegrinaggi in Terra Santa e Giordania realizzati con l’Opera romana pellegrinaggi, sarà la volta dell’Armenia. A raccontarci questa esperienza è Laura Misiti: “Nuovamente in marcia, in tempo d’Avvento, come pellegrini alle sorgenti della nostra fede. L’attesa, infatti, è cammino. Visiteremo l’Armenia insieme a don Marco Pozza e don Giovanni Biallo, guida storica dell’Opera romana pellegrinaggi. Maestosa, affasciante, inaspettata, l’Armenia costituisce un ponte tra Asia ed Europa; è la più antica nazione cristiana della Storia. Il nostro viaggio ha inizio dal monastero di Khor Virap, ai piedi del monte Ararat; si dice che lì si trovi l’Arca di Noè. Visitando poi l’Echmiadzin (sede del “papa” della Chiesa Armena), approfondiremo poi la storia del monachesimo; entreremo anche nei monasteri di Geghard e Tatev: per arrivarci si prende la funivia più lunga del mondo. Il viaggio si concluderà a Yerevan, la capitale del Paese, dove don Marco commenterà il Vangelo dal memoriale del genocidio”.
Lorena Bianchetti, il sorriso gentile della domenica Rai. Raggiungiamo poi Lorena Bianchetti, da anni al timone di “A Sua Immagine”. In più di un’occasione è stata definita il “sorriso della domenica mattina”, entrando nelle case degli italiani con competenza e modi gentili. “Più bel complimento non potevo riceverlo” – esordisce la conduttrice Rai – “Ci tengo però a precisare che ogni puntata è frutto di un lavoro di gruppo, di una redazione coesa e compatta guidata da due straordinari responsabili. Ogni settimana cerco di approfondire i vari argomenti che trattiamo con scrupolosità, documentandomi tra quotidiani e libri; quello su cui mi soffermo maggiormente poi sono osservazioni, commenti e domande che ascolto, respiro, nei vari ambienti che frequento. Quando vado ad esempio al mercato per fare la spesa, in palestra o nei tanti viaggi in treno…. Provo a mettermi sempre in ascolto e dialogo con chiunque, anche con chi è lontano dal mondo cattolico”.
Le formule del racconto televisivo. Domandiamo sempre alla Bianchetti come si ponga “A Sua Immagine” nel panorama televisivo attuale. “In generale, oggi il racconto televisivo – spiega la conduttrice – è decisamente più dinamico rispetto al passato. Domande e risposte vivacizzano più di un monologo, a meno che questo non tratti argomenti così importanti da non permettere allo spettatore alcuna distrazione. È vero, tutto deve essere veloce ma, secondo me, senza mai perdere di vista i contenuti; a volte una pausa, un silenzio, possono aiutare, più di tante parole, a metabolizzare, a sintonizzare i cuori di chi ascolta e ad accompagnarli in un coinvolgimento diverso da quello superficiale che la società non di rado ci impone”.
Nello specifico della trasmissione, aggiunge: “Nel nostro studio il più delle volte abbiamo tre ospiti e questo ci permette di garantire un impatto visivo più caldo dal punto di vista umano, una completezza maggiore nel modo di affrontare l’argomento della puntata. Coinvolgiamo molti esperti ma anche tante testimonianze, per offrire al pubblico una verità di servizio che non vuole mai ‘pontificare’ ma comprendere, condividere senza giudizio”.
Uno sguardo rinnovato dalla maternità. Concludendo, chiediamo a Lorena Bianchetti della sua bambina, se la maternità le ha regalato una prospettiva diversa: “La maternità mi ha donato una completezza, una gioia che purtroppo non riesco a circoscrivere con le parole, tanto è infinita. Questo dono mi permette di sviscerare gli argomenti con un’attenzione maggiore, la stessa che istintivamente mi viene nell’osservare mia figlia, caratterizzata da un calore che vuole accogliere ed essere luce; che vuole accompagnare senza opprimere o pilotare, nella libertà e nel rispetto. Ogni puntata è per me, per tutti noi, una specie di figlio da proteggere, amare e rispettare allo stesso tempo”.