Spagna

Donne: diritti e responsabilità

Forum internazionale della donna e congresso degli educatori cattolici: al centro dell’attenzione la specificità e il “genio” femminile

Promuovere un’antropologia che valorizzi i doni propri delle donne e, al tempo stesso, l’uguaglianza e la differenza tra i sessi: sono gli obiettivi del secondo Forum internazionale della donna, che si celebra a El Escorial (Madrid), dal 17 al 19 aprile, e al quale parteciperanno, tra gli altri, i vescovi Carlos Osoro Sierra, José Ignacio Munilla Aguirre e Raúl Berzosa Martínez, ed esperti come Mar Sánchez Marchori, Jokin de Irala, Mónica López Barahona, Lydia Jiménez e Ángela Varela. Il tema scelto per questa edizione è “Donna, responsabile della civiltà dell’amore e della vita”, facendo riferimento all’enciclica di san Giovanni Paolo II “Mulieris Dignitatem”. Intanto, il 18 aprile è previsto il congresso nazionale degli educatori cattolici, sempre dedicato alla donna.

Per una civiltà dell’amore. Come “sono state superate le ideologie comunista e della superiorità della razza ariana”, così “cadrà l’ideologia di genere”, ha detto alla presentazione del Forum Susana Sánchez, responsabile della Federazione delle associazioni di san Tommaso d’Aquino (Federación de Agrupaciones de Santo Tomás de Aquino – Fasta), istituzione fondata in Argentina che promuove l’evento. Per Sánchez “l’ideologia di genere è un tentativo artificiale di costruire noi stessi senza tenere in conto le differenze fisiche e psichiche”, perché basterebbe “guardarci per vedere come siamo”. “Siamo uguali e siamo diversi e vogliamo rivendicarlo”, ha sostenuto Mar Sánchez Marchori, docente universitaria e madre di una famiglia numerosa, che insieme con Sánchez e María Ángeles Burguete ha presentato questo evento patrocinato dai Pontifici Consigli della cultura e dei laici e da istituzioni come l’Università di Avila e il Forum di san Benito. Marchori, che è anche responsabile dell’Associazione cattolica delle donne imprenditrici, ha sottolineato che il Forum proverà a “trovare risposte alle nuove sfide sociali e personali” che offre la società attuale. È il “Magistero della Chiesa”, ha spiegato, dove trova le basi più adeguate per analizzare in profondità la relazione “tra l’uomo e la donna”, e così evitare “la trappola” di esaminare la questione dei diritti superficialmente. María Ángeles Burguete ha parlato della frustrazione di molte donne, per gli ostacoli che incontrano per conciliare la maternità e il successo lavorativo, e ha rivendicato “un lavoro retribuito” per le donne che scelgono liberamente di restare a casa. Durante il Forum ci saranno interventi anche su santa Teresa di Gesù, santa Caterina da Siena e Isabella la cattolica; è prevista anche un’opera teatrale su Caterina di Aragona.

Baluardo dell’educazione. “La donna in controcorrente, un baluardo dell’educazione” sarà il tema della sesta edizione del congresso nazionale degli educatori cattolici, che è promosso dalla Fundación Educatio Servanda, il 18 aprile nel Collegio Giovanni Paolo II di Alcorcón. Teresa López, componente dell’équipe che organizza il congresso, ha evidenziato: “Dobbiamo prendere coscienza che siamo un baluardo fondamentale dell’educazione e che dobbiamo nuotare controcorrente se vogliamo rendere questo mondo migliore e più giusto per tutti”. Il congresso proverà a rispondere a una serie di domande: l’uomo e la donna sono radicalmente uguali nel valore e nella dignità, poiché sono stati entrambi creati a immagine e somiglianza di Dio, ma questo significa che devono essere due calchi in quanto alla loro natura? O esiste la possibilità che rispondano a realtà antropologiche profondamente diverse? E in tal caso, uomo e donna saranno nemici irriducibili, come suggerisce l’ideologia di genere? O, al contrario, sono le diversità tra di loro a renderli complementari? Chi è la donna? Cos’è il genio femminile? È cosciente di essere stata chiamata da Dio a trasformare il mondo? A dibattere su questi temi saranno esperti nazionali e internazionali, tra i quali la professoressa universitaria María Lacalle – una dei sei spagnoli che hanno partecipato al Sinodo straordinario per la famiglia -, l’antropologa Blanca Castilla de Cortázar, María Sánchez-Arjona, presidente della Fondazione Più umano (Fundación Máshumano), il sacerdote Javier Mairata e il cineasta Jerónimo José Martín.