Intervenuta nel corso del dibattito in aula, il Ministro degli esteri svedese Anna Lindh, Presidente di turno del Consiglio, ha ricordato il successo del dibattito pubblico lanciato dal Consiglio e dalla Commissione (cfr. il sito Internet www.europa.eu.int/futurum), sottolineando come accanto allo strumento della Convenzione rivestano pari importanza i lavori tecnici preparatori ed un “forum aperto”, della durata di un anno, capace di fare raccomandazioni da inserire nell’ordine del giorno della CIG III. Il Commissario Michel Barnier ha definito Nizza un Trattato “utile” (per l’allargamento) ma necessariamente di “breve durata”, e ribadito il favore personale e di Romano Prodi all’istituzione di una Convenzione composta da rappresentanti del PE, della Commissione, del Consiglio e dei Parlamenti nazionali che “non prenderà decisioni, ma formulerà proposte”. Dopo aver rivendicato la facoltà dell’Europarlamento di contribuire alla prossima Conferenza Intergovernativa su un piano di parità con i Governi, senza voler per questo sostituirsi al Consiglio, i relatori Mendez de Vigo e Seguro si sono espressi nuovamente per lo strumento della Convenzione già sperimentato con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, preannunciando la presentazione da parte del PE di “proposte costituzionali” da inserire nel documento che costituirà la base dei negoziati per la riforma del Trattato di Nizza.
G.G,