UNIONE EUROPEA – Carta dei diritti: lo status quo ” “” “

A latere del Vertice di Nizza del dicembre scorso, Consiglio, Commissione e Parlamento Europeo hanno proclamato la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. La Carta è divisa in sei capitoli: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. Malgrado gli organi europei – in particolare la Corte di Giustizia ed il Tribunale di prima istanza – abbiano già iniziato a considerare la Carta ed i valori che esprime come facenti parte del corpus normativo dell’Unione, al momento attuale essa non possiede alcuno statuto giuridico determinato. La decisione in merito alla definizione dello status della Carta è di competenza del Consiglio Europeo il quale, come pare probabile, procederà all’inserimento del testo nei Trattati consolidati, indicativamente in occasione della prossima Conferenza Intergovernativa (Cig) per le riforme istituzionali prevista per il 2004.
Nel frattempo, la Carta potrebbe avere valenza di dichiarazione politica d’intenti, come tale non vincolante. Per quanto riguarda invece l’eventualità di emendare il testo della Carta – all’interno della quale manca qualsiasi riferimento a Dio ed al Cristianesimo e dove anche il diritto al lavoro è sostituito con un tanto scontato quanto pilatescamente compromissorio ‘diritto a lavorare” – ora come ora la questione, benché sollevata da più parti, non è all’ordine del giorno dell’Unione. Potrebbe diventarlo, per l’appunto, all’atto della decisione politica sul futuro giuridico della Carta.