UNIONE EUROPEA – Cresce il Pil europeo ed anche i tassi d’interesse” “

La Commissione ha adottato il documento sui “Grandi orientamenti di politica economica (Gope) ed il coordinamento delle politiche economiche” per periodo il 2001-2002. La Direzione generale Economia dell’esecutivo annuncia una crescita del Pil europeo per il 2001 dell’ordine del 2.8%: un dato che conferma il trend positivo della zona dell’Euro e dell’Ue nel suo complesso, malgrado la crisi del petrolio e la decelerazione dell’economia americana abbiano costretto Bruxelles a rivedere verso il basso le più ottimistiche previsioni dell’autunno scorso.
Per l’anno 2002, il Gope prevede un ulteriore miglioramento, stimando la crescita al 2.9%. In linea con la Commissione, e nonostante le pressioni esterne, la Banca centrale europea persiste nella sua politica di non riduzione dei tassi d’interesse; per i banchieri di Francoforte tale strategia è giustificata sia dal fatto che l’economia europea presenta un andamento migliore rispetto a quella Usa, sia dalla necessità di contenere preventivamente l’inflazione che inizia a dare segnali di ripresa. Il Fondo monetario internazionale, le cui “Prospettive economiche mondiali” sono appena state pubblicate, è fortemente critico delle posizioni della Bce. Michael Mussa, primo economista del Fmi, afferma che la Banca centrale dovrebbe al contrario abbassare i tassi (come hanno fatto Usa e Giappone), in quanto l’inflazione europea non è considerabile un problema né di medio né di lungo termine.