Un messaggio di speranza alla nazione. Lo hanno scritto i vescovi della Croazia al termine della XXIII sessione plenaria della Conferenza episcopale che si è svolta a Zagabria dal 24 al 26 aprile. “Attualmente si legge nel comunicato finale le tensioni che sta vivendo il popolo croato dipendono da gravi difficoltà economiche”. L’episcopato croato dedica gran parte del comunicato ai problemi delle popolazione e sottolinea l’aumento della disoccupazione giovanile che “fa perdere alle nuove generazioni la fiducia nel futuro”, lo stato dei rifugiati “che perdura ormai da molti anni”, il calo demografico della popolazione dovuta per lo più all’emigrazione in paesi stranieri. “Nonostante le difficoltà menzionate scrivono ai vescovi c’è una ragione per cui sperare. La speranza sta nel fatto che entriamo nel nuovo millennio con uno Stato croato libero ed indipendente, per il quale, molti nella storia e specialmente in questa ultima decade del XX secolo, hanno fatto sacrifici, dando anche la vita”. Per i vescovi, sono un motivo di speranza anche “tutti coloro che lavorano per costruire il Paese con lo stesso grado di generosità”: il pensiero dell’episcopato va alle famiglie, ai giovani, agli insegnanti e agli educatori, a “tutte quelle persone che nella nostra società si impegnano consapevolmente ed onestamente. Chiediamo ai media di scrivere più spesso di questi esempi illuminati di società civile”.