Frutto di una consultazione che per la prima volta ha consentito di raccogliere le opinioni dei diretti interessati, l’Esecutivo ha adottato il “Libro Bianco” sulla Gioventù. Il Libro Bianco, che si rivolge ai 75 milioni di giovani dell’Europa a 27 ed alle autorità comunitarie competenti in materia di politiche giovanili, si pone come obiettivo primario l’opera di riconciliazione della gioventù con la partecipazione alla vita pubblica attraverso una loro presa di coscienza dell’importanza della costruzione dell’Europa Unita. Vivian Reading, Commissario responsabile dell’istruzione e della cultura, presentando il documento ha affermato che “la Commissione intende proporre strumenti concreti per rispondere con efficacia a tutti i livelli decisionali alle domande ed agli altri interrogativi dei giovani europei”. La strategia sulla quale poggia il libro Bianco è duplice: da un lato, intensificare la cooperazione fra Stati membri, dall’altro aumentare la considerazione delle istanze giovanili nelle politiche settoriali dell’Unione. La Commissione intende coinvolgere appieno i giovani, nella ideazione e nell’esecuzione delle politiche loro destinate attraverso un’attenta valutazione delle varie esperienze associative, numerose in tutta Europa, aumentando parallelamente quantità e qualità dell’informazione destinata al pubblico più giovane sui temi europei. Significativa è altresì la volontà dell’Esecutivo di sviluppare la promozione del volontariato, eliminando gli ostacoli nazionali alla mobilità dei giovani volontari ed invitando il Consiglio a riconoscere il volontariato come esperienza educativa. Inoltre, il Commissario si è impegnato a tenere maggiormente conto dei bisogni specifici dei giovani nell’ambito delle politiche sociali, educative ed ambientali. I 520 milioni di Euro del programma Gioventù (2000 2006) finanzieranno le nuove iniziative di cooperazione previste a livello comunitario dal Libro bianco.