La seduta plenaria del Parlamento europeo riunita a Strasburgo dal 12 al 15 novembre ha adottato una serie di risoluzioni e relazioni in merito alle iniziative proposte da alcuni Stati membri nel settore della giustizia e degli affari interni volte a migliorare la politica comunitaria di lotta contro il terrorismo internazionale. In particolare, l’Assemblea ha approvato la Relazione dell’on. Turco (TDI, Italia) riguardo alle competenze di Europol, il corpo di polizia comune ai Quindici, sulle forme più gravi di criminalità internazionale e sul trattamento dei dati personali. Nelle relazioni si auspica che il Consiglio definisca chiaramente le aree prioritarie d’azione di Europol sulla base di una rilevazione permanente e decentrata dei dati sulla criminalità internazionale relativi a tutti i territori degli Stati membri effettuata in comune da Governi ed Europol. L’Europarlamento ha inoltre approvato la Relazione dell’on. Kirkhope (PPE, Regno Unito) che accoglie con favore la proposta della Presidenza belga di istituire squadre investigative comuni dando previa attuazione alla Convenzione europea relativa all’assistenza giudiziaria in materia penale del 29/5/2000. In conformità con gli strumenti internazionali vigenti per la tutela dei diritti dell’uomo e la salvaguardia delle libertà fondamentali, la decisione quadro dovrebbe prevedere la possibilità che le autorità di due o più Stati membri costituiscano squadre comuni al fine di condurre investigazioni ed inchieste. La plenaria ha infine approvato la Relazione dell’on. Marinho (PSE, Portogallo) sulla procedura di estradizione semplificata tra gli Stati membri dell’Unione Europea. A riguardo, si auspica che la ratifica della Convenzione del 1995 costituisca uno sviluppo delle disposizioni del Trattato di Schengen, dal momento che con ogni probabilità i recenti fatti terroristici condurranno verso procedure di semplice riconoscimento delle sentenze giudiziarie e quindi di trasferimento delle persone che hanno commesso reato, senza necessità di estradizione.