Un appello a parrocchiani e presbiteri perché prendano coscienza della mancanza di sacerdoti nelle parrocchie e propongano una soluzione, è stato lanciato da Kieran Conry, vescovo di Arundel e Brighton, in una lettera pastorale pubblicata nei giorni scorsi. Vi sono già due parrocchie nella diocesi senza un sacerdote, scrive il vescovo Conry nella sua lettera e altre cinque si troveranno nella stessa situazione il prossimo anno. La maggior parte delle persone fanno finta di non accorgersi di questa situazione, ma il problema è grave. Secondo il vescovo è importante che qualche proposta di soluzione arrivi dai fedeli, che essi non ritengano la questione di esclusiva competenza della gerarchia. Appellandosi con forza ai parrocchiani, nella lettera Conry chiede: “Se la parrocchia viene lasciata senza sacerdote o viene accomunata, per quanto riguarda la Messa e altre funzioni religiose, alle parrocchie vicine, che cosa deve fare la comunità? Quali passi può intraprendere?”.
Ad avviso del vescovo di Brighton questa situazione di crisi in realtà può diventare un’importante opportunità per i parrocchiani per contribuire a rendere più forte la loro comunità religiosa. Per la prima volta i fedeli vengono chiamati in prima persona a trovare una soluzione concreta ai loro bisogni. Se le comunità parrocchiali, afferma Conry, sapranno prendere la situazione nelle loro mani, questa crisi di vocazioni diventerà “un’opportunità per avere parrocchie più attive”, perché i fedeli “acquisiranno un senso più forte di partecipazione alle loro stesse comunità”.