La quarta Conferenza dei Ministri degli esteri dei 27 Paesi che partecipano al Partenariato euromediterraneo si è riunita a Bruxelles nei giorni 5 e 6 Novembre 2001 (cfr SirEuropa n.5/2001 p.6). Rinnovando l’impegno di attenersi al Processo di Barcellona in quanto “quadro essenziale e privilegiato di dialogo e di cooperazione tra l’Unione europea ed i Paesi delle rive sud ed est del Mediterraneo”, i Ministri hanno ribadito l’importanza del Partenariato come “strumento pertinente e riconosciuto che permette di favorire il dialogo paritario tra culture e civiltà”. I Ventisette si sono dichiarati concordi nel partecipare, in maniera coordinata, alla coalizione mondiale contro il terrorismo. Per quanto riguarda il contributo del Partenariato agli sviluppi della crisi in Medio Oriente, i Ministri hanno espresso “profonda preoccupazione per una situazione che si aggrava sempre più e che comporta seri rischi per la stabilità regionale”, invitando le parti a riprendere i negoziati senza porre condizioni ed auspicando per i Palestinesi “la costituzione di uno Stato indipendente, autosufficiente e democratico nonché la fine dell’occupazione dei loro territori” e per gli Israeliani “pace e sicurezza all’interno di frontiere internazionalmente riconosciute”. Attenzione particolare è stata dedicata al Partenariato culturale, sociale ed umano, confermando “l’importanza ed il carattere unico di questo capitolo e la necessità di combattere ogni forma di razzismo, di lottare contro ogni pregiudizio o stereotipo siano essi di natura culturale o religiosa”. I Ministri si sono impegnati a “continuare a lavorare sul dialogo tra le culture e tra le civiltà ponendo un accento particolare sulla gioventù, l’istruzione ed i media”.