“La diversità è una ricchezza”. Con questo slogan, sarà celebrata l’11 novembre in Svizzera la “Giornata dei popoli”. “Nel nostro paese si legge in un messaggio scritto per l’occasione da ‘Migratio’ (Commissione episcopale per le migrazioni) ci sono uomini e donne, provenienti da altre nazioni, con culture e sovente con lingue diverse. La giornata dei popoli vuole invitarci a riflettere se e in quale maniera gli autoctoni e gli stranieri possono aprirsi gli uni agli altri. La tolleranza e il desiderio di conoscersi sono necessari da entrambe le parti“. Essere parte dell’unico popolo di Dio spiega mons. Rudolph Schmid, vicario generale della diocesi di Basilea non “significa uniformità. Le diversità linguistiche, culturali e nazionali non generano necessariamente la confusione disastrosa di Babele, ma riflettono – come nell’arcobaleno la luce bianca – l’unico messaggio in una molteplicità arricchente di colori”. Le offerte che verranno raccolte nei giorni 10 e 11 novembre saranno utilizzate per la realizzazione di sei progetti, a favore della coabitazione tra diverse culture.