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Settimana cristiana del cinema” “” “

” “E’ dedicato ” “alla paura l’annuale appuntamento ” “promosso ” “dalla diocesi parigina” “” “” “


Uno degli obiettivi della settimana cristiana del cinema, che si è svolta nella capitale francese dal 17 al 23 ottobre su iniziativa della diocesi di Parigi, è quello di avvicinare sempre più i cristiani alla settima arte. Sul tema della paura, scelto per il 2001, sono stati presi in prestito dal repertorio mondiale 26 capolavori, tra cui titoli universalmente conosciuti quali: “Gli uomini preferiscono le bionde”, di H. Hawks (1953), “La peau douce”, di F. Truffaut (1964), “2001, Odissea nello spazio”, di S. Kubrick (1968) o, più recentemente, “Space Cowboys” di Clint Eastwood (2000) o ancora “Harry, un amico che vi vuole bene” di D. Moll (2000), insieme ad altri film di Buster Keaton, Claude Chabrol, Ingmar Bergman, Roberto Rossellini, Woody Allen.
Occorre riconciliare i cristiani con il cinema? “Dopo l’abbandono dei cinema parrocchiali e dei cineclub, i cristiani hanno preso le distanze dal cinema”, si lamenta Bertilie Walckenaer, organizzatrice dell’evento. Oggi i cristiani hanno il dovere di coltivare questa forma di apertura al mondo, “di guardare il mondo attraverso lo sguardo degli artisti”. La cultura dell’immagine, infatti, costituisce una dimensione imprescindibile della nostra epoca.
Benché fosse di tragica attualità, il tema della paura era stato scelto già nel dicembre 2000. “Insidiosa, la paura s’infiltra in ogni battito del nostro cuore, in ognuno dei secondi che misurano l’eternità”, afferma mons. Jean-Michel Di Falco, vescovo ausiliare di Parigi e membro del Comitato Permanente per l’Informazione e la Comunicazione. “La paura è accanto a noi; indichiamola, riconosciamola, affinché essa stessa ci spinga a superarla, per andare oltre, per andare più in alto, per non rimanere inebetiti e cadere nell’inazione”, conclude il vescovo.
I film di genere “hollywoodiano” si fermano generalmente nel momento in cui il peggio è già passato, sottolinea inoltre Bertilie Walckenaer, “vale a dire alla soglia del mistero”. Per Di Falco, che ha inaugurato l’evento la sera del 17 ottobre, la questione fondamentale, ovvero come vivere al di là della paura, può essere superata: “Una visione autenticamente umana della paura deve poter misurarsi con essa, con realismo: paura dell’altro, paura del vuoto, paura dell’impegno, paura del futuro, paura della morte”.
Ormai da sette anni, la Settimana Cristiana del Cinema ha conquistato numerosi cinefili, sia tra gli adulti che tra i giovani. Nel 1999-2000, il programma “Giovani cristiani al cinema” ha consentito a oltre quattromila studenti, provenienti sia da istituti pubblici che privati, di scoprire sul grande schermo una visione del mondo espressa da maestri della cinematografia, con un’introduzione prima di ogni proiezione curata a turno da uno dei membri del comitato di selezione ed un dibattito dopo la proiezione.
Creata nel 1995 in occasione del centenario del cinema, la Settimana Cristiana del Cinema accoglie ogni anno diverse migliaia di spettatori in una piccola sala nel cuore di Parigi. Il comitato di selezione, composto da critici professionisti, da teologi e da educatori, ha costruito i suoi programmi sempre intorno ad un tema specifico: nel 1996, “Il male e la grazia”; nel 1997, “L’illegalitá”; nel 1998, “Immagini di Padre”; nel 1999, “Verità e menzogna”; nel 2000, “Rinascere”.
Maryvonne Gasse – Parigi