Il Consiglio informale dei Ministri della Difesa UE (Bruxelles, 11/12 Ottobre) è stata l’occasione per riaffermare la necessità di accelerare la messa a punto della Politica Europea di Sicurezza e di Difesa comune (PESD) prevista dai Trattati di Maastricht e Amsterdam. Data la crisi attuale, cui si accompagna la possibilità di uno spostamento massiccio del contingente americano attualmente di stanza nei Balcani verso l’Afghanistan ed i Paesi circostanti, i Ministri e l’Alto Rappresentante della Politica Estera di Sicurezza Comune (PESC) Javier Solana hanno ribadito l’impegno dei Governi e del Consiglio di “ assumersi maggiori responsabilità riguardo alle missioni di mantenimento della pace“. In vista della seconda “Conferenza delle Capacità” che riunirà il 19/20 Novembre prossimi i Ministri degli esteri e della difesa dei Quindici, il Presidente del Comitato Militare dell’UE Generale Hägglund ha presentato una relazione nella quale si elencano le lacune dell’apparato difensivo dei Paesi dell’Unione: tra queste, la difesa antiaerea e le strutture di comando e di controllo. La Presidenza belga ha predisposto un piano d’azione (che sarà ripreso dalla Spagna nel primo semestre del 2002) contenente misure volte a colmare tali lacune. L’obiettivo dichiarato consiste nell’operatività entro il 2003 della “Forza di intervento europea” composta da 60 mila uomini.