Fede, senso ” “della vita, lotta contro la violenza, ” “i temi principali della riflessione ” “dei vescovi, ” “ha riferito ” “il card. Lehmann” “” “
Collegialità episcopale, diaconato femminile, aborto e consultori cattolici, impegno dei cristiani in politica: sono alcuni dei temi affrontati dal card. Karl Lehmann, vescovo di Magonza e presidente della Conferenza episcopale tedesca, rispondendo alle domande dei congressisti del Meic, Movimento ecclesiale di impegno culturale, riuniti nei giorni scorsi a Roma. Lehmann è nella capitale in qualità di delegato della Conferenza episcopale tedesca all’Assemblea generale del Sinodo dei vescovi, in corso in Vaticano fino al 27 ottobre sul tema “Il vescovo: servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo”.
“Non abbiamo parlato molto delle strutture della Chiesa nel corso del Sinodo”, ha risposto il cardinale a chi gli poneva una domanda sul tema della “collegialità episcopale”. “Una conseguenza degli attentati dell’11 settembre ha spiegato è stata proprio quella di porre al primo posto della riflessione di tutti, compresi i padri sinodali, i problemi esistenziali: fede, senso della vita, lotta contro la violenza. Basti pensare che il relatore generale del Sinodo è il card. Edward Michael Egan, arcivescovo di New York. Perciò l’eco degli avvenimenti negli Stati Uniti è stata molto forte anche nei lavori del Sinodo”.
La Chiesa tedesca, ha ricordato il presidente della Conferenza episcopale, è stata di recente profondamente interpellata dal problema dell’aborto e dal ruolo che, al riguardo, poteva essere riconosciuto ai consultori cattolici. Dopo l’intervento della Santa Sede, a tali consultori non è più permesso rilasciare il certificato necessario per poter accedere all’aborto. Tuttavia, ha spiegato Lehmann, tali consultori restano aperti per non disperdere il patrimonio di esperienza che hanno raccolto e non dimenticare l’aiuto che hanno offerto a molte donne: “Forse abbiamo salvato dai 5 mila ai 12 mila bambini destinati ad essere uccisi con l’aborto”, ha riferito il cardinale.
Sul diaconato femminile, il vescovo di Magonza ha ricordato il recente intervento della Santa Sede: “Anche se le donne non sono state escluse di principio dal diaconato permanente non è bene anticipare oggi, persino con dei corsi di preparazione, eventuali decisioni future”, ha osservato Lehmann.
Quanto al tema dell’impegno dei cristiani in politica, il presidente della Conferenza episcopale tedesca ha spiegato che in Germania “i cristiani sono presenti trasversalmente in tutti gli schieramenti”. Perciò per la Chiesa è essenziale “mantenere la propria indipendenza e rimanere aperta al dialogo con tutti”. Molto utili, ha rilevato il cardinale sono i “forum dove i laici cristiani si ritrovano per discutere dei principali temi sociali e politici”.
“La politica ha spiegato Lehmann non può immediatamente realizzare in terra le beatitudini evangeliche. Ma questo non significa che non si possa lavorare per il bene comune della società nello spirito delle beatitudini. I cristiani, in qualsiasi schieramento, devono entrare in politica animati da questi valori”.
Quanto al conflitto in corso, il cardinale ha ricordato un documento dei vescovi tedeschi nel quale si afferma che “per l’attuale forza di distruzione delle armi di massa non è sempre possibile parlare di guerra giusta”. L’intervento militare, ha detto il vescovo di Magonza citando il documento dell’episcopato tedesco, “è legittimo solo a precise condizioni: siano esaurite tutte le possibilità di dialogo, siano concretamente tutelate le popolazioni civili, lo scopo che ci si prefigge con l’intervento armato sia raggiungibile in breve tempo con mezzi proporzionati, si prepari un processo politico che segua l’intervento militare”.