In seguito al viaggio di una delegazione in Terra Santa lo scorso luglio, il Consiglio delle Chiese Cristiane in Francia (Cecef) ha denunciato l’isolamento delle comunità cristiane incontrate in Medio-Oriente. In una conferenza stampa tenutasi a Parigi, nei giorni scorsi, mons. Guy Thomazeau, vescovo di Beauvais e membro del Consiglio permanente della Conferenza episcopale francese, ha insistito sul fatto che Israeliani e Palestinesi “devono fare la pace tra loro, ma non possono farlo da soli”. La delegazione del Cecef è tornata dal suo viaggio in Medio-Oriente, con la volontà secondo quanto ha riferito il pastore Jean-Arnold de Clermont, presidente del Cecef – di “intraprendere un dialogo con i responsabili politici”. Il Pastore e presidente della Federazione protestante di Francia, il co-presidente del Cecef e presidente dell’Assemblea dei vescovi ortodossi francesi, il Metropolita Geremia, e mons. Guy Thomazeau hanno anche sottolineato il dovere di una “solidarietà concreta” nel sostenere i movimenti per i diritti umani. La delegazione ha avuto molti contatti con i responsabili delle Chiese, le associazioni per i diritti umani e i rappresentanti della società civile. E’ rimasta particolarmente colpita dalla sua visita a Gaza (1,2 milioni di abitanti, di cui 830.000 rifugiati). Nel corso dei suoi vari incontri, il Cecef ha raccolto il rammarico per “il silenzio” delle Chiese occidentali sulla situazione delle comunità cristiane sempre più fragili nel Medio-Oriente. Il Cecef ha invitato i responsabili di Chiese cristiane di Israele e Palestina a inviare una delegazione in Francia, fin dai primi mesi del 2002, per testimoniare la realtà che si vive laggiù. Per l’Avvento, Natale, la Settimana Santa, il Cecef suggerisce di promuovere scambi tra le parrocchie e di inviare delle delegazioni durante le feste a Betlemme e Beit Jala.¤