“Dal punto di vista del Magistero della Chiesa” suscita “perplessità” la proposta di direttiva approvata nei giorni scorsi dalla Commissione europea in merito alla politica dell’Unione sui flussi migratori. E’ il commento della Fondazione “Migrantes” della Conferenza episcopale italiana. La proposta di direttiva punta a migliorare la gestione dei flussi migratori in seno all’Unione europea. A questo scopo definisce, per la prima volta, dei criteri comuni per gli Stati membri, una procedura unica attraverso l’introduzione di un solo documento di soggiorno e di lavoro e fissa i diritti degli immigrati extracomunitari. Per stabilire il numero degli ingressi degli immigrati per ragioni di lavoro negli Stati membri, la direttiva prevede un quadro normativo che tenga conto dell’evoluzione del mercato del lavoro nei diversi settori e le esigenze degli imprenditori europei: sarà la domanda del mercato del lavoro a determinare i flussi migratori nei diversi Paesi. Alla Fondazione “Migrantes” non convince una politica migratoria che si basa “soltanto sulla forza attrattiva del mercato del lavoro e sulla preferenza di manodopera altamente specializzata” senza prendere in considerazione anche “l’esigenza di rispondere a situazioni di povertà e di disoccupazione dei paesi economicamente depressi”. La Commissione europea auspica che un primo bilancio dei lavori e del dibattito in corso su questi temi sia presentato in occasione della conferenza interistituzionale, convocata il 16 e 17 ottobre prossimi.