Francia: vince il partito dell’astensione” “

402 seggi al partito di destra “Unione per la maggioranza presidenziale “, solo 175 seggi, invece, alla sinistra. La Francia ha scelto così la sua Assemblea nazionale dove è assente il Fronte Nazionale di Jean Marie Le Pen, dopo il 18 % circa raggiunto durante il primo turno delle elezioni presidenziali, il 21 aprile. Risultati che, se non lasciano dubbi sull’esito del vincitore, fanno discutere per l’alta percentuale di astensione, circa il 40%. Un folto gruppo di organizzazioni giovanili cristiane, alla vigilia delle elezioni, aveva sottolineato l’importanza del voto dopo lo shock del 21 aprile: “Chiediamo ai partiti politici e ai candidati alle elezioni legislative di sollecitare la partecipazione elettorale dei giovani”. Secondo Isabelle Deschard, presidente dell'”Alleanza con i cristiani in politica”, associazione che raggruppa appartenenti alla chiesa cattolica, protestante ed ortodossa, “la maggioranza assoluta raggiunta dalla destra potrebbe rappresentare un’occasione per intraprendere alcune riforme necessarie. Ma c’è anche il rischio che il partito che sostiene il Governo ne diventi schiavo”. L’astensionismo, osserva Deschard, “ha riguardato più la sinistra che la destra. La sinistra non ha saputo risvegliare l’interesse dei giovani per le legislative. C’è un bisogno urgente di lavorare sul senso comunitario della partecipazione”.