Non sono numerosi i santuari mariani in Inghilterra e nel Galles ma alcuni sono addirittura meta di pellegrinaggi interreligiosi
Separata da Roma dal tempo di Enrico VIII nel XVI secolo, la Chiesa anglicana di Inghilterra non vanta il numero di santuari mariani di altre Chiese cattoliche d’Europa. Ma due santuari sono, da secoli, meta costante di pellegrinaggi.
Il santuario mariano di Walsingham nel Norfolk conta 250 mila pellegrini ogni anno che giungono da tutte le diocesi dell’Inghilterra e del Galles e anche dall’estero. A maggio e luglio il santuario, che si trova nel nord-est dell’Inghilterra, ospita anche un gruppo di seimila Tamil e un altro di indolakan, due sette indù devote alla Madonna. Questo santuario è sorto nel 1061 quando la Madonna apparve alla nobildonna Richeldis de Faverches. Esaudendo la preghiera di questa aristocratica, la Madonna la trasportò a Nazareth, mostrandole la casa dell’Annunciazione e chiedendole di costruirne una simile a Walsingham. Nel XIV secolo una cappella venne costruita a un miglio di distanza dal santuario per garantire ai pellegrini un momento di riposo. Nella “Cappella della Pantofola”, così si chiama ancora oggi l’antichissima chiesetta dedicata a santa Caterina, i pellegrini lasciavano le scarpe e percorrevano l’ultimo tratto del pellegrinaggio a piedi nudi. Durante la Riforma il santuario fu distrutto e la statua della Madonna bruciata. Papa Leone XIII riaprì il santuario di Walsingham il 6 febbraio 1897. La devozione tornò ad intensificarsi e vennero interamente ricostruiti sia il santuario che la santa casa. Anche la Chiesa anglicana decise di promuovere un proprio culto nel dopoguerra, segno di una nuova armonia ecumenica nei rapporti con i cattolici. Così il santuario anglicano della Nostra Signora di Walsingham venne costruito nel 1931 dal vicario anglicano di Walsingham, Alfred Hope Patten. Oggi tra le cinquanta e le cento persone partecipano ogni giorno alla Messa delle dodici nella “Cappella della Pantofola” e ogni diocesi dell’Inghilterra e del Galles vi si reca in pellegrinaggio.
Quella di Cardigan nel Galles è una devozione che risale al Medioevo. Una leggenda racconta che una statua di Maria venne trovata vicino al fiume Teifi dove venne costruita, apposta per ospitarla, la chiesa di St. Mary’s intorno al 1165. Il santuario della Madonna di Cardigan era quasi sicuramente parte di un monastero benedettino che subì, durante la Riforma, il destino di tutte le altre istituzioni cattoliche, cioè chiusura e persecuzioni. La devozione alla Madonna un tempo era invece diffusissima in Galles. Molti luoghi si chiamano Capel Mair che in gaelico significa cappella di Maria e decine di fiori e piante portano il nome della Madonna. Nel 1904 monaci bretoni, in esilio vicino a Cardigan, rilanciarono il santuario dando il nome di “Nostra Signora di Cardigan” alla loro chiesa nell’abbazia. Nel 1952 il vescovo Petit restaurò il santuario, oggi meta di pellegrinaggi da tutta la Gran Bretagna.